Gazzetta dello Sport La Roma fa 4 salti sul materasso del Benevento. Dzeko e harakiri

Benevento-Roma

 L’impressione è che la Roma – sulle ali di uno Dzeko sfolgorante (5 gol in 4 partite di campionato) – abbia già preso la rincorsa per i piani nobili della classifica, mentre il gruppo campano si avvii a un malinconico stillicidio, che la pessima qualità dei numeri racconta già: 0 punti, 14 reti subite e una sola segnata.

Nel primo tempo la fasce diventano terreno di conquista, con le prime due reti costruite proprio in questo modo: il primo assistman è Kolarov per Dzeko al 22’, il secondo invece è Bruno Peres, che costringe Lucioni all’autogol proprio per anticipare il bosniaco. Un «uno-due» che mette k.o. persino lo spirito dei campani, che pure al 18’ – a causa di una palla persa da Peres – avevano trovato Cataldi libero di tirare da ottima posizione. Il resto è poca roba – scrive la Gazzetta dello Sport -, mentre già nel primo tempo la Roma mette in cronaca una parata di Belec su testa di Dzeko servito da Peres e un palo dello stesso centravanti. La ripresa, poi, dura virtualmente 7 minuti. Il tempo che Memushaj si faccia rubare palla da Dzeko, che batte Belec con un bel tiro a giro. Insomma, a quel punto lo sforzo di Baroni di ridisegnare la squadra col 4-5-1 – spostando lo stesso Memushaj interno per infoltire la mediana e piazzando a destra Puscas – non serve a nulla, perché la partita finisce qui. C’è tempo solo per registrare la solita accelerazione di Kolarov che mette al centro per Dzeko, a cui Venuti ruba il gol con una autorete.

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