Il tifoso Biraschi: «Ho pianto per Totti»

(G. Lengua) – In migliaia avrebbero voluto essere nei panni di Davide Biraschi, difensore del Genoa e tifoso della Roma che ha affrontato Francesco Totti nella sua ultima partita da calciatore giallorosso. Davide non è riuscito a nascondere l’emozione per i 36 minuti più recupero in cui il numero 10 è entrato in campo: «Per me giocare da titolare l’ultima partita di Totti è stata un’emozione straordinaria. Siamo una famiglia di romanisti di Spinaceto, con papà e i miei otto fratelli. Come tutti i bambini sono cresciuto con il mito di Totti fin da quando ero piccolo. Avevo quasi le lacrime agli occhi quando è entrato il capitano. Dovevo battere la rimessa laterale e non ho resistito. Ho appoggiato il pallone a terra e mi sono messo ad applaudire pure io», spiega il centrale dal ritiro con l’Under 21. Biraschi prova a raccontare le sensazioni che ha avuto nel trovarsi davanti a colui che da sempre reputa una Leggenda: «A fine gara gli ho dato una pacca, ovviamente lui era preso da mille altre cose, ma è stato emozionante anche solo toccarlo. Poi sono rimasto a bordo campo a vedere il grande saluto che gli ha tributato lo stadio Olimpico. Durante la partita c’è stata l’occasione e sono andato in contrasto. Ecco, non ho messo proprio tutta la forza. Ho avuto quasi un flash, mi è passata davanti tutta la sua carriera. Diciamo che non gli potevo far male all’ultima partita, non poteva uscire zoppicando».
EDIN, AMORE ETERNO – Il match con il Genoa ha permesso anche ad Edin Dzeko di aggiudicarsi con 29 gol la classifica marcatori di Serie A: «Non ho mai perso la fiducia nelle mie qualità – ha detto l’attaccante bosniaco a Radiosarajevo -. Il mio futuro? Ho un contratto con la Roma e non credo che la società stia pensando ad altro. Qui sono felice e non voglio muovermi, adesso penso alla nazionale, poi andrò in vacanza per riposarmi dopo una stagione davvero lunga e difficile. La Cina? Molto spesso la verità viene distorta per speculare, per la corsa ai clic. La verità si basa sui fatti, non sulle menzogne».

fonte: Il Messaggero

Top