Roma, Bruno Peres a Tor Vergata: “Spero che la Juve non faccia il triplete. Non sono soddisfatto della mia stagione”. Frongia: “Per lo stadio novità tra qualche settimana” (FOTO e VIDEO)

Questo pomeriggio presso l’Aula Magna di Economia dell’Università Tor Vergata si è svolto il workshop di presentazione del progetto Briswa – The Ball Rolls in the Same Way for All, vincitore di un bando europeo e che ha come finalità quella di affrontare il problema del razzismo nel mondo calcio e nello sport, cercando di diffondere il messaggio di uguaglianza tra le razze, generi, religioni tra i calciatori (soprattutto tra i più giovani).

Presenti Carlo Tavecchio (presidente Figc), Bruno Peres (calciatore As Roma), Daniele Frongia (Assessore Sport Politiche Giovanili del Comune di Roma), Andrew Howe, Luigi Di Biagio (ct Under 21), Patrizia Panico.

Ore 16.20 Ancora Bruno Peres a margine dell’evento:

“Speriamo che la Juventus non faccia il Triplete. Non sono mai contento, se uno lo fa c’è qualcosa che non va”.

Perché non hai giocato le ultime partite?

“Chiedete a Spalletti. Ha cambiato modulo, lo rispetto, sono a disposizione e lavoro duro per aiutare i miei compagni. Se gioco o non gioco sono sempre pronto a dare una mano ai miei compagni di squadra”.

Che pensi dello striscione per Totti?

“È difficile rispondere, ancora lo abbiamo per l’ultima partita e dobbiamo vincerla, poi parlerà Francesco”.

Non se lo aspettava nessuno…

“Anche se sono nostri rivali, lui è un grande calciatore ed un esempio per tutti. Ha meritato tutto questo e siamo contenti se lo hanno fatto. Nessuno se l’aspettava ma è stato bello”.

Soddisfatto della tua stagione?

“Non lo sono mai, devi sempre cercare di fare qualcosa di più, quando ti accontenti c’è qualcosa che non va”.

Il tuo futuro?

“Ho ancora quattro anni di contratto, sto bene e sono contento, ma voglio fare ancora molto di più, non sono felice abbastanza di quello che ho fatto, si può migliorare”

Ore 16.10 Carlo Tavecchio parla con i cronisti al termine dell’evento.

Lotti ha detto che il calcio va riformato, qual è il suo pensiero?

“Da un paio d’anni diciamo che si devono fare strategie nuove, però dobbiamo capire che la trasformazione deve essere attuata con metodo, senza creare situazioni sul territorio. È facile dire riduciamo, bisogna capire quanto si riduce e capire cosa si vuole fare. Abbiamo fatto già molto con gli strumenti messi a disposizione dalla federazione”.

Sempre Lotti ha bacchettato perché non c’è ancora un Presidente di Lega…

“È stato nominato un commissario, io lo conosco. Stiamo lavorando insieme per fare un’operazione che sia il massimo della visibilità e della chiarezza. Il problema economico è il più importante, le governance si trovano ma il problema sono i riparti dei fondi dei diritti televisivi”.

Potrebbe diventare Presidente della Lega B il proprietario di una squadra di B…

“Credo che sia un’anomalia che il presidente di una squadra di Serie A non possa diventare presidente di una Lega di Serie B”.

Il suo pensiero sullo striscione per Totti?

“Non ho letto lo striscione, ma ho sempre detto che bisogna ringraziare un grande del calcio italiano. Sempre mite e gentile e che ha illustrato il calcio italiano nel miglior modo possibile. Ho solo consigliato a Totti di decidere il suo destino”.

Potrebbe essere una figura importante in federazione?

“Io ancora non conosco le sue intenzioni, qualora si manifestassero valuteremo”.

Quanto dà lustro la Juventus?

“Se dovesse vincere la Champions andrebbe a consacrare la nostra aspirazione di avere 4 squadra l’anno prossimo. La nostra Juve, in senso nazionale, è presente per dare onore e prestigio all’Italia”.

Ore 16.05 Bruno Peres rilascia alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: “Credo sia importante sensibilizzare sul razzismo. È una cosa brutta. Non è il colore a farti essere più o meno bravo. Siamo tutti uguali, non dobbiamo fare differenza. Noi tutti siamo contro questo. Come si vive la differenza etnica nello spogliatoio? Abbiamo un bel gruppo, ci sono calciatori da tutte le parti del mondo. Abbiamo un bel rapporto, colore e nazionalità non fanno la differenza. Vogliamo dimostrarlo ai giovani che non conta nulla, l’importante è combattere il razzismo. Come sono stato accolto in Italia? All’inizio è stato difficile, ma tutti mi hanno sempre portato rispetto, tutti mi hanno trattato benissimo. Per me è stato importante. Soffri all’inizio ma poi ti abitui, mi hanno fatto sentire a casa. Ringrazio tutti quelli che mi hanno accolto. Un messaggio ai giovani? Devono lottare prima di tutto. La strada è dura però il calcio serve a fare spettacolo. Non deve esserci il razzismo, devono sapere che chi è accanto a te è uguale a te, a prescindere dal colore. Questo non solo nel calcio, ma nella vita. Le persone razziste non sanno il male che fanno, dobbiamo aiutarli a migliorare. Credo che noi professionisti possiamo fare tante cose. Questi giovani ragazzi devono sapere che devono lottare. Dobbiamo far capire a tutti che siamo contro il razzismo. Piano piano riusciremo a eliminarlo. I calciatori sono perso”.

Ore 15.59 Parla Patrizia Panico: “Si sta cercando di livellare il terreno di gioco, si sta cercando di creare sempre più opportunità per le donne. Quello che preoccupa noi donne è la prospettiva futura. Le donne giocano ancora in una lega dilettantistica e non siamo competitivi a livello europeo e non solo. Il nostro obiettivo quello di poter scardinare un linguaggio ancora un po’ troppo maschilista. Le donne anche sui giornali sono oggetto soltanto di pettegolezzi, non ci sono quasi mai degli articoli nelle prime pagine. In Uefa si sta lavorando ad un’integrazione massiccia per le donne, che non hanno nessun potere a livello decisionale. Stiamo cercando di far entrare nei ruoli tecnici anche le donne. Vogliamo anche degli organi tecnici femminile nelle squadre maschile, è un obiettivo in comune con la Figc. La speranza è quella di essere sempre più competitive. Come si gestisce da donna uno spogliatoio maschile? Sicuramente è più facile gestire un gruppo di maschi che di donne. Ora i ragazzi vogliono crescere e non hanno pregiudizi. È la vecchia guardia che ha pregiudizi. I ragazzi sono poi anche più permissivi e capisco velocemente i consigli”.

Ore 15.54 – Interviene Tavecchio: “E dobbiamo farlo ogni singolo giorno, combattere ogni giorno”.

Ore 15.53 Parla l’Assessore Frongia:
“Condanniamo l’episodio che è accaduto a Cagliari nel match contro il Pescara. Lavoriamo insieme. Come possiamo combatterlo? Dobbiamo cambiare la nostra cultura e organizzarci”.

Ore 15.30 Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, rilascia alcune dichiarazioni sulla lotta al razzismo: “Non facciamo solo calcio, dobbiamo parlare anche di altro rispetto ad una palla che rotola. Un’organizzazione come la FIGC svolge anche una funzione sociale, ho proposto la creazione di una commissione, coordinata da Fiona May, per affrontare la discriminazione nel mondo del calcio. Sono stati realizzati numerosi progetti, l’attività ha toccato diversi settori, soprattutto nell’ambito scolastico. Lo sport è l’unico atto di censimento dei giovani, finite le situazioni come per esempio quella militare, oggi è solo lo sport che con le visite mediche controlla i giovani, sia dal punto di vista fisico che sotto altri aspetti. Un sistema che era stato un po’ maschilista, come tutto il paese, io sono stato un porta bandiera della lotta alla parità dei sessi”.

Ore 15.25 Daniele Frongia, Assessore allo Sport e Politiche Giovanili del Comune di Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

Domenica ci sarà l’addio a Totti, cosa pensa dello striscione della Curva Nord?

“Da parte del Comune c’è un interesse da parte dell’amministrazione, parteciperà anche la sindaca Raggi. Non ho letto lo striscione della Curva Nord, non lo trovo offensivo comunque, rientra tra il dialogo delle tifoserie. Stadio della Roma? Si va avanti, è stata approvata la la memoria di giunta che ha fatto il punto di ciò che stiamo seguendo. Quindi ci saranno prossime novità tra qualche settimana”

Dario Marchetti

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