Candela: «Una festa? Se smette il migliore per me è un funerale»

«Io non ci vengo». Ma come, Vincent Candela, «fratello» di Francesco Totti, protagonista dello scudetto 2001? Tutta Roma cerca un biglietto per l’ultima partita del Capitano, anche dai bagarini, e lei non viene? «Non vengo perché non è una festa. Quella vera la organizzerà Francesco, ma chissà quando. Se smette un campionissimo è un funerale per il calcio. E poi, visto come l’hanno trattato. Quest’anno Francesco non ha giocato. Tre minuti qui, dieci lì. È ingiudicabile. Io dico che se giocava 20 partite, mezzora a partita, segnava 20 gol. Questo è un campionato in cui ci si salva a 30 punti! Sento parlare di record: è un campionato così scarso che i record li hanno fatti tutti. Gara d’addio? Per lui non basta una partita di calcio, quella l’ho fatta anch’io. Per Francesco serve qualcosa di più: una festa che dura due giorni tra il Colosseo e i Fori. Qualcosa che non si è mai visto al mondo».

fonte: L. Valdiserri – Il Corriere della Sera

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