Psg, croce e delizia: il nodo è stato il cambio di modulo

Il suo Siviglia ha fatto la storia recente del calcio europeo conquistando per tre stagioni consecutive l’Europa League, tanto che Unai Emery attraverso la sua filosofia di gioco si è conquistato l’appellativo de ‘El Maestro’, con tanto di biografia che ha scalato velocemente le classifiche, ma questo non gli è valso un credito infinito appena arrivato in Francia.

Così è nata la diatriba tra il 4-3-3 (modulo tuttavia più congeniale alla squadra per abitudine) e il 4-2-3-1 ricercato da Emery: il tecnico basco infatti nella sua rivoluzione ha cercato di dare una nuova spinta verticale alla squadra parigina, richiedendo lavoro e sacrificio durante la settimana con doppie sedute che hanno sia dato una scossa alla rosa del Psg ma allo stesso tempo non è stata facile digerire. Il lavoro tecnico, tattico, le lunghe sedute video hanno rallentato in qualche modo il percorso della squadra della capitale francese, ma contemporaneamente sono state necessarie per dare ai suoi uomini delle chiavi importanti per progredire.

Con la Ligue1 ancora in ballo e una coppa già conquistata, il suo futuro, come quello di diversi dirigenti parigini potrà sciogliersi solamente a fine stagione, quando sarà il fatto il bilancio di questa prima campagna tra pro e contro.

fonte: V.Clemente – Il Corriere dello Sport

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