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Il Messaggero De Rossi a schiena dritta, ma stavolta un po’ meno

(S. Carina) «Se a 33 anni affrontassi i derby come li affrontavo a 20, sarei già morto». Basterebbero queste poche parole per fotografare De Rossi. Che anche ieri ha svolto lavoro individuale con poco campo e molta palestra. Il centrocampista ce la sta mettendo tutta per recuperare dalla contusione alla schiena rimediata in nazionale e che gli ha provocato un ematoma sottocutaneo. Il dolore persiste e da Trigoria trapela la massima cautela. A pensarci bene, appare difficile immaginare un derby senza Daniele. Soprattutto una stracittadina come quella di domani che suonerà anche strano, visti i propositi di inizio anno,ma per la Roma vale quasi una stagione. Oggi il calciatore effettuerà un provino nella seduta pomeridiana, prevista intorno alle ore 17. La sensazione è che verrà comunque inserito nella lista dei convocati e poi la decisione sarà rimandata a domani pomeriggio. Rifacendosi alle parole di Strootman di una settimana fa – «De Rossi è un romanista, è vero che sta male ma il derby lo gioca di sicuro» – la sorpresa sarebbe più non vederlo in campo che il contrario. Tuttavia è anche vero che lo scorso anno, pur avendo recuperato proprio all’ultimo, Lucio non lo rischiò e lo fece accomodare in panchina. Ma all’epoca si trattava di un problema al polpaccio. Stavolta di una contusione con ematoma. Non dovesse farcella, è pronto Paredes.

DANIELE E LE STRACITTADINE A 33 anni, per De Rossi potrebbe essere il derby numero 29 (se si considerano le due panchine nel successo 4-1 dello scorso aprile e lo 0-2 dell’andata). Altrimenti il ventisettesimo. Sono comunque tanti. Tra campionato e coppa Italia ne ha vinti 13, pareggiati 6 e persi 9. Un solo gol all’attivo che non ama ricordare particolarmente. Perché avvenne in un derby perso (4-2), sempre a rincorrere la Lazio, prima avanti 2-0 e poi 3-1. Il 3-2 di Daniele a 10 minuti dal termine fu l’illusione regalata ad una Roma (con Spalletti in panchina) costretta a giocare la ripresa prima in 10 (espulsione Panucci) e poi in 9 (rosso a Mexes). Illusione durata lo spazio di 5 minuti, prima del 4-2 finale di Kolarov. Illusione che domani sera vuole provare a trasformare in impresa. All’andata proprio la sua assenza permise a Parolo (assente domani per squalifica) di sganciarsi in marcatura quasi a uomo su Nainggolan e soprattutto a Milinkovic-Savic di sfruttare gli inserimenti da dietro. Per Spalletti recuperare De Rossi sarà fondamentale. Perché se è vero che toccherà segnare per recuperare lo 0-2, è anche vero che subire un gol probabilmente chiuderebbe i conti in anticipo. Con Daniele in campo, in questa stagione la Roma è riuscita a mantenere la porta inviolata in campionato 9 volte su 24 (37,5%). Non poche. Per la rimonta, si riparte da qui.

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