GGR – Roma. Dal Porto alla Lazio, quando un’eliminazione può ‘spezzare in due’

(Dario Marchetti) – Un mese e mezzo esatto alla fine del campionato. I prossimi quarantacinque giorni diranno chi è la Roma: se l’eterna incompiuta o la favola scudetto da raccontare ai nipoti prima di addormentarsi.  Ad oggi la prima ipotesi sembra la più probabile. Spalletti sta cercando di raccogliere i pezzi dopo la rovinosa eliminazione in Coppa Italia contro la Lazio. Non è però la prima volta che gli capita una situazione simile dal suo ritorno nello scorso gennaio. Il mister toscano, cronologicamente, ha dovuto prima affrontare l’eliminazione dalla Champions League per mano del Real Madrid, poi la debacle con il Porto nei playoff della stessa competizione e infine nel giro delle ultime due settimane l’uscita dall’Europa League e dalla Coppa Italia rispettivamente contro Lione e Lazio. Nei primi tre precedenti la squadra giallorossa, in un modo o nell’altro, è riuscita quasi sempre a rialzarsi. Vedi le vittorie con Udinese e Palermo dopo le eliminazioni con Real e Lione. Domenica contro il Bologna, la Roma sarà chiamata nuovamente al riscatto, ma la riuscita non sarà scontata. Le parole di Spalletti nel post-partita con i biancocelesti sono state molto chiare: “Il contraccolpo potrà esserci”. Dichiarazioni che richiamano subito alla mente quelle fatte nell’immediato dopo gara dell’Olimpico contro il Porto: “Sono botte forti queste. E’ una sconfitta che ci può spezzare in due. Non basta una situazione per sanare tutto, serviranno 2-3 mesi splendidi”. In quell’occasione il contraccolpo ci fu. L’immediato pareggio da film thriller a Cagliari, una serie di prestazioni condite con alti e bassi fino a Torino e poi la svolta. Effettivamente ci vollero quasi due mesi per rivedere la vera Roma.  Questa volta, però, i giallorossi non avranno tutto quel tempo a disposizione.

VOLATA  – Tra 8 partite sarà finito il campionato e i punti di distacco dalla Juventus sono sei con in mezzo lo scontro diretto del 14 maggio all’Olimpico. La ‘remuntada’, almeno sulla carta non è impossibile. I bianconeri avranno un calendario più fitto di impegni. Il doppio confronto con il Barcellona, la trasferta di Bergamo e il derby di Torino sono le insidie maggiori. I giallorossi, però, non sono mai arrivati a collezionare otto successi di fila in questo campionato. Il trend positivo si è sempre fermato alla quarta vittoria con l’attenuante del dover giocare ogni tre giorni a causa delle coppe. Da domenica l’alibi del turno infrasettimanale non sussisterà più. La Roma fino a fine stagione giocherà sempre una volta a settimana. Spalletti potrà dunque preparare al meglio ogni partita e  i calciatori più utilizzati avranno modo di tirare un po’ il fiato. Già al Dall’Ara si capirà quali ripercussioni avrà avuto il derby sulla squadra capitolina. La speranza dell’allenatore, della società e dei tifosi è ovviamente quella di vedere degli uomini pronti a contendere lo scudetto alla Juventus fino alla fine. Se invece tricolore non sarà, scatterà l’ennesimo rimpasto dirigenziale e tecnico. D’altronde Monchi aspetta solamente di firmare con la Roma, mentre il mister toscano pone la vittoria di un trofeo come unico obiettivo per la sua permanenza nella Capitale. Difficile, ma l’importante sarà farsi trovare preparati qualunque sia l’epilogo. Che il casting per il dopo Spalletti abbia inizio.

Redazione GazzettaGiallorossa.it

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