Palermo-Roma, Baccaglini: “Risultato beffardo. La squadra è dispiaciuta, nessuno ha mollato e vogliamo la salvezza”

Il nuovo presidente del Palermo Paul Baccaglini ha parlato nel post-partita della sconfitta contro la Roma. Queste le sue parole:

Il gol di Nestorovski sarebbe stato regolare, anche se la situazione era al limite

“Vengo dall’America, fosse stato football americano si sarebbe fermato il gioco e chiesto la moviola. Questo invece è il calcio, non entro nel merito dell’operato degli arbitri. Sottolineo invece la forza dei ragazzi che hanno attaccato. Certo, con l’1-0 sarebbe stato meglio, sarei arrivato 4 file più in basso per esultate”. (ride, ndr)

Zamparini non voleva dare in mano la società a dei siciliani, lei invece vuole dare più senso di appartenenza alla città?

“Sicuramente, rispetto e non giudico la filosofia e la visione del presidente Zamparini. Ma Palermo è una città incredibile, c’è un entusiasmo pazzesco e questo spirito fa parte dell’aria che respirano i giovani. Investire sul settore giovanile e far crescere da subito la mentalità è un valore enorme, sarebbe comunque un progetto vincere. Se poi questi porteranno risultati alla prima squadra, li accoglieremo con il sorriso”.

Garantisce che a fine aprile la transazione sarà confermata?

“Si, ci ho messo la faccia per tutta la settimana e sono felice di farlo anche stasera”.

Fonte: Mediaset Premium

Cosa le stava dicendo Spalletti?

“Il mister è enigmatico, credo mi abbia scambiato per un giocatore. Mi consigliava la fermezza, il carattere che è importante. Mi aiutava a capire qual è il ruolo del presidente dentro lo spogliatoio. Ogni consiglio è ottimo da uno come lui”.

Quali sono le prime riflessioni sul Palermo?

“Ho il piacere di dire il mio primo luogo comune del mondo del calcio, cioè che il risultato è beffardo. Ho visto dei ragazzi davvero determinati, soprattutto passando negli spogliatoi a fine partita ho visto grande dispiacere e nessuno di loro ha gettato la spugna. Il calcio è fatto di episodi, senza entrare in polemica. Vedo tanti segnali incoraggianti ed è il modo migliore per cercare di ribaltare un anno difficile”.

Qual è il motivo per cui ha deciso di intraprendere questa avventura?

“Ogni dubbio che potevo avere se n’è andata dopo una settimana a contatto con i palermitani. Ti danno tutto senza chiedere niente, solo il divertimento di vedere il Palermo. Questa è già una grande motivazione. Poi c’è il punto di vista economico, ci sono molte cose interessanti. C’è un progetto da far crescere”.

Sarà un presidente molto presente o “alla Pallotta”? Ha già scelto i suoi uomini di fiducia?

“Sì, voglio essere un presidente presente per far vedere ai ragazzi che c’è voglia di costruire una mentalità e questo non si può fare da lontano. Presente ma mai invadente. Magari facendolo con la città, cercare di entusiasmarle, anche con canali di comunicazione alternativi”.

Si è parlato di tante nuove cordate che arrivano a sorpresa. La domanda è: ma i soldi ci sono?

“Potete stare tranquilli. Non succede più che arriva uno sceicco che riversa soldi sul tavolo. C’è un modo di fare investimenti un po’ diverso. Ogni novità viene accolta con ansia e sorpresa ma sono convinto che anche chi mi ha criticato, si ricrederà”.

Fonte: Sky Sport

Ha parlato con Spalletti

“Una persona con grande esperienza e mi parlava della determinazione che deve avere un presidente e dell’importanza all’interno della squadra”.

Che presidente sarà?

“Magari come Zamparini: si parla tanto di lui per le noti stravaganti ma ha scritto le pagine più belle del Palermo. Continuare a fare le cose come lui mi farebbe piacere. Se posso avvicinare l’era dei social sarebbe interessante. Ho grande fiducia nell’equipe tecnica”.

Fonte: Rai Sport

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