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Monchi saluta Siviglia: “Avevo necessità di cambiare. Ho parlato con la Roma, ma non è ancora fatta”. Castro: “Nessuna clausola per lasciarlo andare” (VIDEO)

Monchi lascia il Siviglia, probabilmente per raggiungere la Roma. Lo storico d.s. andaluso ha organizzato per stamattina una conferenza stampa durante la quale annuncerà ufficialmente l’addio dal suo club storico ed i motivi della scelta. Inizio posticipato rispetto alle 12,30 perché la squadra vuole essere presente.

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Ore 13.15 – Inizia finalmente la conferenza; il presidente Castro comincia: “Abbiamo fatto l’impossibile per far sì che Monchi continuasse con noi, anche con un’offerta fuori mercato. Ma lui è un professionista e ha deciso di lasciare, ci dispiace per la persona in primis, che ha lavorato tanti anni qui a Siviglia“.

Monchi: “Il club mi ha offerto il massimo, cercherò ora di rispondere a tutte le vostre domande. Mi piacerebbe venire allo stadio contro il Deportivo per salutare anche tutti i tifosi sivigliani”.

Sarà un addio definitivo o solo una parentesi. Perché lascia Siviglia?

“Il presidente lo ha detto, è una situazione molto personale. Sono 29 anni che sono qui e ci sono stati momenti di pressione e altri bellissimi. Sono l’unico responsabile di questo addio, avevo la necessità di cambiare. Lo sforzo che ha fatto il club è straordinario, hanno provato a convincermi in tutti i modi possibile con un’offerta che in nessun altro club riceverò mai. Con il Siviglia non sarà mai un addio definitivo”.

Conferma di andare a lavorare nella Roma?

“No, tutto quello che succede d’ora in poi non lo so ancora. Non ho ancora firmato con nessuno, è vero che la Roma è una delle squadre che mi ha cercato ma non è l’unica. E’ vero che sono stato a Londra per discuterne ma non è ancora chiusa, devo chiedere scusa al presidente perché non l’ho avvisato del mio viaggio”.

Non era meglio dimettersi in un altro momento?

“Quando arrivano le notizie improvvise è sempre un cattivo momento. Lo scorso anno neanche sarebbe stato il momento giusto. Ho pensato che oggi sarebbe stato il periodo migliore, abbiamo finito il mercato d’inverno e d’ora in poi si può costruire la stagione con calma. E’ il momento per fare meno danni possibili al Siviglia”.

Il suo corso finirà fin da subito o ha pianificato altro per il Siviglia?

“Non da oggi o domani, ma pian piano nei prossimi giorni comincerò a lasciare il club. La pianificazione del prossimo corso è già a buon livello, il Siviglia è pronto a proseguire, io perderò molto di più lasciandolo. E’ dura lasciare, tutto quello che ho dato, fatto e pensato è stato per il bene del club”.

Il presidente Castro: Non ci sarà alcuna clausola da pagare da Monchi, col suo lavoro ha fatto già guadagnare tantissimo questo club. Non dovrà darci nulla, ne’ oggi ne’ in futuro“.

Monchi, la sconfitta col Leicester in Champions ha influito?

“La mia idea di andarmene non è cambiata fin dallo scorso anno, ci sono stati momenti in cui il club è stato vicino a convincermi, ma non c’entra niente il Leicester. I tifosi mi hanno dimostrato tantissimo affetto, ma sono un uomo di 48 anni, mi sento completo ma ho voglia di lavorare. Un messaggio al club? Con le strutture, la squadra e i tecnici che hanno possono solo essere ottimisti”.

Porterà con sé i suoi collaboratori?

“No assolutamente, spero che loro continuino il loro lavoro a Siviglia. Anche se non sarò più sotto contratto col club continuerò sempre a pensare da sevillista. Quello che abbiamo ottenuto è grazie al progetto del club, non è soltanto grazie al mio lavoro, ma c’è un gruppo di persone che ha lavorato alla grande”.

C’è qualcuno in società che può già prendere il suo posto?

“Tutto quello che ho detto confermano il mio pensiero: al Siviglia ci sono grandi professionisti pronti a continuare il mio lavoro, poi saranno i dirigenti e la società a scegliere. Io nel futuro ancora non so cosa farò, il calcio è strano potrei anche stare fermo. Allora resterei a San Fernando e verrei a vedere le partite allo stadio da tifoso”.

Il suo momento al Siviglia a cui è più affezionato?

“Da portiere ben pochi…Da direttore sportivo direi la finale di Uefa a Eindhoven”.

Quante volte si è pentito?

“Sinceramente mai. Quando ieri il presidente mi ha confermato la decisione del consiglio ho pensato che fosse ciò di cui avevo bisogno. E’ comunque un giorno triste, il più duro della mia vita sportiva. La gente soffre del mio addio? Questo mi da orgoglio, soddisfazione. Aver ottenuto della gente che come me è tifosa del Siviglia”.

Potrebbe prendersi un anno sabbatico?

“E’ una possibilità che non mi sento di escludere ora, ma ho delle offerte interessanti e devo valutarle bene”.

Infine Monchi ha ringraziato club, giocatori e tifosi in una lunga e commuovente lettera con la voce rotta in più momenti dalla commozione, prima di chiudere la propria conferenza stampa d’addio.

GGR

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