Il Messaggero Lotito vuole la poltrona

Claudio Lotito

(E. Bernadini) La voce era circolata sottobanco nei giorni scorsi. In pochi, però, credevano davvero che Claudio Lotito, presidente della Lazio e azionista della Salernitana, potesse candidarsi alla presidenza della Lega B. Di ufficiale non c’è ancora nulla («Io non confermo niente» dice lui), ma dopo il Consiglio di Lega di ieri, svoltosi in un clima molto teso, all’uscita alcuni presidenti si sarebbero lasciati sfuggire la notizia. Ma andiamo con ordine. Il Consiglio di Lega B, aperto a tutti i 22 club ma a cui non hanno partecipato Trapani, Perugia, Latina e Benevento, ha fissato la data del 25 marzo per le elezioni presidenziali. Una data non casuale, in quanto servirà a partecipare con una governance ricostituita al Consiglio della Federcalcio del 27 marzo e portare in quell’occasione «una vigorosa azione per la modifica» della Legge Melandri sulla ripartizione delle risorse. Prima si è svolta però una riunione della Fondazione per la mutualità, a cui ha partecipato anche l’ex numero uno Andrea Abodi, dimessosi da presidente della Lega B per concorrere alla guida della Federcalcio (sconfitto da Carlo Tavecchio), che ha ribadito di non voler tornare indietro: «Nessuna inversione a U. Diversi presidenti mi hanno chiesto di ripensarci e di tornare alla guida della Lega B,ma sono una persona libera e coerente e mi sembra opportuno fare un passo indietro e uno a lato per il bene di questa Lega. Non cambio idea».

NON CORRE DA SOLO Per la precisione 14 club volevano rimettere Abodi sulla poltrona più alta della Serie B. Niente da fare. E allora ecco la mossa “a sorpresa” di Lotito che avrebbe annunciato la sua candidatura. In polemica con la mossa del patron della Lazio, il numero uno del Frosinone Maurizio Stirpe si è dimesso dal Consiglio. Questo fa già capire molto del clima che si respira in via Rosellini a Milano. Anche qui c’è una profonda spaccatura tra Lotitiani e Anti-Lotitiani. I 14 non formano un fronte compatto e qualcuno potrebbe cambiare bandiera. Di sicuro Claudio non correrà da solo per la poltrona, in settimana verrà fatto anche il nome del suo concorrente. Per essere eletto servono i 2/3 dei voti (15 square) alle prime due votazioni, la metà più una alla terza. Al momento Lotito non le ha ma è già al lavoro per convincere alcuni presidenti indecisi. Una mossa quella del vulcanico Claudio che non ci sta a perdere il potere. Mercoledì ha fatto il diavolo a quattro nell’inutile assemblea di Lega, perché sente che vogliono arginarlo togliendogli il posto di consigliere federale. Lotito, se eletto, statuto alla mano, dovrebbe lasciare le quote della Salernitana (Le passerà al parente Mezzaroma?) ma in questo modo potrebbe sedere ancora nel Consiglio della Figc.

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