Spalletti: «Questa è la svolta»

(E.Menghi) – Un sorriso mai visto prima e il pallone della partita sotto braccio: «Lo porto a casa per Una, mia figlia. La tripletta è dedicata a lei». Papà Dzeko si è scatenato e non smette più di stupire: «Ma per me – giura – non è una sorpresa. Sono stato sempre cosi, anche se l’anno scorso non era andato benissimo. Voglio dimostrare ancora di più». Più di capocannoniere della Serie A e, da ieri, anche dell’Europa League. Grande non è stato solo lui, ma la Roma tutta all’ex Madrigal: «Siamo stati fantastici. Dietro non abbiamo concesso niente, davanti 4 gol…Non è finita, abbiamo altri 90 minuti da preparare bene». Il Barcellona lì ha fatto una fatica incredibile ed è passato al 90′ con una magia di Messi: «Anche noi qualche volta lasciamo punti per strada in Serie A contro le piccole squadre».

De Rossi si auspica di giocare sempre su campi cosi perfetti, perché «aldilà degli stadi nuovi da fare e delle barriere, questa cosa dovrebbe essere garantita da una regola, sennò giochiamo a biliardo con le buche ovunque e posso vincere anch’io». Il centrocampista era stato uno dei primi a fare da scudo a Dzeko: «Ai tifosi devono insegnare a non dare dei giudizi affrettati. Edin un campione e non poteva essere un brocco… Andrebbe coccolato». Capitolo rinnovo: «Mi sa che hanno perso il mio numero …Ho 33 anni, la Roma ha delle priorità e a livello personale vivo la cosa serenamente, non come un assillo. Cinque anni fa mi chiamavano dall’estero, ora neanche qui in Italia (ride, ndc)». Una telefonata l’ha fatta all’amico Florenzi: «L’ho sentito per primo, si stava allenando con papà ed e calato un velo di tristezza mentre ero alla festa di mia figlia. Quando una ricaduta (e qui conferma la diagnosi, ndc) capita a chi non conosci, se succede ad un amico tuo ti straccia il cuore». Piccolo problemino anche per Rüdiger, ma nulla di grave: oggi pomeriggio alla ripresa degli allenamenti, dopo il ritorno alle 4 di notte, sarà verificato.

fonte: Il Tempo

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