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Roma-Torino, Spalletti: “C’è una visibile crescita sotto tanti aspetti. Dzeko? Andava stuzzicato un po’. Il mio contratto? Contano quelli dei giocatori”

La Roma vince ancora una volta 4 gol fatti e tiene il ritmo delle rivali Juventus e Napoli. Di seguito le parole di Luciano Spalletti:

Roma in grande spolvero i questa settimana
“I calciatori sono bravi, attraverso la loro qualità si sopperisce quando la trama di gioco non funziona. C’era il rischio dopo il 4-0 di Europa League la squadra partisse molle. Abbiamo iniziato bene, abbiamo subito messo le cose apposto anche se gli abbiamo concesso qualcosina di troppo, abbiamo disperso energie quando invece era più facile e fare possesso”.

Inter e Napoli nel momento migliore?
“Il momento migliore dura da un po’ di tempo, la squadra è cresciuta, è in condizione fisica e mentale ottima. Avendo vinto 4-0 giovedì posso anche far giocare qualcun altro, la squadra sta bene, il gruppo sta bene. Conterà il gruppo in questo periodo, non la squadra”.

Sarebbe un peccato a fine anno non vederla più sulla panchina della Roma..
“O tu vinci o hai perso, se non si vince si va a casa, non c’è niente da fare”.

Dzeko 19 gol…
“Nainggolan, Strootman, De Rossi, Fazio, Manolas, ce ne sono tanti in questa squadra che stanno facendo bene”.

Fonte: Sky Sport

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L’ossessione della vittoria si è impadronita di questa squadra
“Stasera sono stati bravi, dopo quella vittoria forte a Villarreal c’era il rischio di non avere il ritmo e dare vantaggi al Toro. Invece siamo entrati bene in partita, però abbiamo abbassato qualcosa dopo il 2-0, si poteva fare meglio”.

Il lavoro sul dettaglio, è quella la mentalità giusta per crescere
“Deve essere questa. Le avversarie fanno da traino, le vincono tutte. Non ci deve essere altro pensiero dal passare una bella serata con i tifosi, facendo gol e vincendo le partite”.

Cosa sottolineare di questa crescita?
“Questa crescita è visibile, la Roma contende la posizione a grandi squadre e tiene il passo della Juve. Non è la crescita di una sola qualità. Ma migliorare su tutti tanti aspetti. E bisogna trovare calciatori forti come è stato Totti, ancora dobbiamo trovare giocatori forti come lui, per questo siamo costretti ad averlo e tenerlo il più lungo possibile. Di leader come Totti ce ne vogliono più di uno, se vuoi contendere posizioni alle squadre che ho detto prima”.

Anche Dzeko è diventato decisivo.
“Ora si è messo in testa di essere importante, sente la fiducia dei compagni e anche loro sono cresciuti e gli trasmettono fiducia. Abbiamo cambiato 4 giocatori dalla trasferta di Vilarreal ma ne potevo cambiare anche di più, è un gruppo in condizione”.

La dedica a Florenzi? Facciamo il rinnovo?
“Si, abbiamo messo questo numero sulla maglia, stando con noi ci ha fatto capire di che pasta è fatto e si è fatto conoscere bene, per le sue qualità”.

Sul rinnovo non ha risposto…
“No, ho risposto benissimo… Io sono convinto che Totti debba rinnovare”.

Parlavamo del suo contratto…
“Si è capito benissimo, ma proprio perché non abbiamo trovato un altro come Totti bisogna rifargli un contratto. E deve essere naturale, come quando la gente esulta quando si alza dalla panchina. Ci vogliono giocatori di personalità come Panucci (presente in studio, ndr), anche se a fine carriera correva di meno (ride, ,ndr), ma sotto l’aspetto del controllo era un giocatore eccezionale”.

La crescita di Dzeko impressiona per il modo in cui segna, una soddisfazione per voi
“E’ stato tutto lì, fargli sentire fiducia. E’ arrivato come un giocatore importante, essere etichettato come un “mezzettone” gli ha messo un po’ di confusione. Lui è un ragazzo sensibile e garbato. Non essendo il classico furbetto, questo fatto di non essere accettato gli ha creato confusione. Serviva da mettere ordine nelle sue qualità. Prima ho un po’ forzato la situazione, ma sto con lui e l’ho stuzzicato. Anche oggi poteva fare meglio. Ma se si stufa e risponde, visto che è così grosso… Lasciamo stare (ride, ndr)”.

Fonte: Mediaset Premium

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