Mai battuta una grande, la Roma fa l’ultimo test a Pioli

(M. Pinci/S. Scacchi) – L’Interdi Pioli cerca di fare l’ultimo passo per dimostrare di essere diventata grande. Questa sera a San Siro con la Roma, l’allenatore emiliano dovrà condurre la squadra alla prima vittoria della sua gestione contro una delle tre capoclassifica. Finora sono arrivate due sconfitte con Juventus e Napoli, unici momenti negativi di un bilancio da dieci successi e un pareggio (nel derby) in tredici giornate. Un filotto che ha permesso all’Inter di rimontare fino alla quarta posizione a un gradino dalla zona Champions League: con un successo oggi la distanza scenderebbe a -3 dal Napoli. Per colmare il divario servirà una vittoria da zona podio per dire che Icardi e compagni sono al livello delle prime tre. Servirà il contributo del capitano, senza gol da metà gennaio. Anche Maurito va a caccia di una rete nobile. Finora ha lasciato il segno solo con la Juventus a settembre a San Siro. L’argentino insegue un gol in mondovisione per dare un’ulteriore segnale al Ct Bauza che continua a ignorarlo. Ma il centravanti non demorde e sogna i Mondiali 2018. Consapevole dell’importanza della serata, l’Inter vuole una spinta particolare: il club chiede ai 60.000 tifosi di accogliere la squadra sventolando le sciarpe. L’ingresso in campo sarà preceduto da uno striscione dedicato a Federica Cipolat Mis, la giovane dipendente della Lega Serie A che aveva lavorato anche per l’Inter, scomparsa domenica scorsa.

Una vittoria da zona Champions serve ad assecondare la strategia internazionale di Zhang Jindong che ha incontrato Florentino Perez a Madrid. Prove tecniche di alleanza tra Inter e Real con un occhio ai diritti tv della Liga (detenuti in Cina da Suning) e uno sguardo al colombiano James Rodriguez, numero 10 ideale per diventare simbolo dell’Inter in Sud America. Un altro ponte commerciale dopo l’acquisto di Gabigol. I precedenti di Pioli con Spalletti però non sono incoraggianti: un pareggio, quattro sconfitte e due esoneri sulle panchine di Parma e Lazio. I giallorossi hanno davanti un tour de force di sette giorni con Lazio in Coppa Italia e Napoli in campionato, un confronto che dopo la sconfitta dei campani con l’Atalanta diventa un match point per blindare il 2° posto: «Almeno non cadremo nel tranello di pensare che una partita sia facile. Il nuovo stadio darà sbocchi economici, ma non ci farà vincere a Milano. Può essere che avrà relazioni col mio futuro, ma non so se quando aprirà sarò morto», scherza Spalletti prima di replicare a Pioli che ha definito «pesante» la differenza di rigori tra Roma e Inter in campionato (undici a due): «Non ho capito se si lamentano perché ne hanno ricevuti pochi o perché ne hanno dati troppi a noi. Loro sono forti, devono avere un handicap sennò noi deboli come facciamo a colmare il gap?». Ma per adesso comandano i giallorossi. Ed è l’Inter che cerca una vittoria da zone alte.

Fonte: la repubblica

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