Spalletti: “Bisogna avere l’avidità di vincere”

Continua il Roma Day organizzato da Sky Sport, a parlare questa volta è Luciano Spalletti. Queste le sue dichiarazioni:

Come ha trovato la squadra?
“Quando ero piccolo, i miei nonni dicevano che se fai le cose il primo dell’anno, le fai tutto l’anno. Allora noi ci siamo allenati il 1° gennaio, non sono stati i giorni dopo le vacanze, ma sono diventati l’inizio di quelle possibilità e giornate che ti daranno e ti metteranno a disposizione 365 mini-trofei. Non esistono giorni prima o giorni successivi, sono tutti piccoli trofei da portare a casa, bisogna lavorare seriamente, guarire un giorno prima da un infortunio, non portare quelle vicende personali dentro lo spogliatoio, fare una frase corretta per la squadra. Bisogna avere l’avidità di vincere”.

Giocare sotto le feste?
“Penso di sì, ai miei giocatori piace, quello che fa la differenza è la partecipazione del pubblico. Nel turno infrasettimanale non c’è molta partecipazione, è vero che tutti le vedono a Sky, ma ai giocatori piace il contatto con il pubblico e servono stadi addobbati a festa, se riusciremo a riportare la gente dentro gli stadi con i bambini, sarà ancora più bello”.

Dove volete arrivare nel 2017?
“Abbiamo fatto bene e dobbiamo ripartire da quei numeri lì, se riusciremo a migliorare potremmo fare qualcosa di importante”.

Obiettivo personale del 2017?
“Fare meglio dell’anno scorso e, se ci riusciamo, possiamo vincere qualcosa”.

Difficoltà in trasferta?
“Sì, abbiamo tante trasferte e dobbiamo farci trovare pronti sul piano della personalità. A Genova sarà dura, ma per quello che ho visto, ci sono ragazzi che stanno lavorando seriamente e questa è la strada giusta”.

Genoa-Roma?
“Sarà difficile per l’impatto fisico, dobbiamo sostenere la squadra dal punto di vista di forza, di pressione fisica perché il Genoa ha battuto la Juventus. L’inizio della gara sarà il momento dove fare più attenzione”.

Che mercato sarà quello della Roma?
“Dico fin da subito che la squadra va bene così com’è, l’ho cercata io. C’è chi dice che siamo un po’ corti, perché giocheremo a febbraio ogni 3 giorni. Siamo stati bravi a sopperire alle assenze, è chiaro che se qualcuno vuole andare via tipo Iturbe, perché qui ha giocato poco e lo capisco, bisogna accontentarlo. Chi parte va sostituito e quindi si può portare a casa qualcuno per rafforzare la squadra, non abbiamo molte disponibilità”.

(fine)

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