Juan Jesus: “Ho avuto alti e bassi in questa prima parte, ma ho fatto bene. Ci mancano i tifosi all’Olimpico”

(F. Viola) Anno nuovo vita nuova”, dice il detto, ma la Roma invece è ripartita proprio da dove si era fermata prima di Natale. La sosta natalizia spesso “pesa” nelle gambe dei calciatori e la storia racconta di prestazioni dei giallorossi non sempre all’altezza ad inizio del nuovo anno. “Siamo ripartiti con la cattiveria giusta, come le grandi squadre”, le prime parole di Juan Jesus, difensore brasiliano arrivato nella capitale l’estate scorsa dall’Inter.

Partiamo dalla fine: prima partita dell’anno, prima vittoria.

“Ci aspettava una gara dura al rientro, un impegno difficile e abbiamo fatto tre punti importantissimi. Abbiamo messo in pratica quello che ci ha chiesto il mister e siamo riusciti a riportare il risultato a casa”.

Spalletti ha parlato di una squadra tosta, aggressiva anche dal punto di vista di fisico. Cosa ne pensa?

“Il tecnico lo sa, ci vede in allenamento e quando facciamo la partitella tra noi vogliamo vincere tutti. È sintomo di una squadra tosta, con carattere, che porta la stessa mentalità degli allenamenti anche in partita. È quello che ci vuole per lottare fino in fondo per raggiungere i nostri obiettivi”.

Le ultime prestazioni evidenziano che la squadra è cresciuta molto. Pensa sia una crescita caratteriale o di gioco?

“Le ultime prestazioni sono state perfette, siamo riusciti a fare tutto quello che proviamo in allenamento, stiamo crescendo sia tecnicamente che tatticamente, e anche di carattere. Così va bene, ma dobbiamo continuare a lavorare per fare sempre meglio, perché il campionato è ancora lungo”.

La Roma sembra in grado di variare sistema di gioco e atteggiamento a gara in corso. Con il Genoa, per esempio, in alcuni momenti vi siete schierati a 3, in altri a 4.

“Il cambio di sistema può aiutare sempre la squadra ed è una nostra caratteristica. Possiamo cambiare modulo senza perdere in qualità”.

Che cosa vi chiede Spalletti nelle due fasi di gioco? In particolare come devono muoversi i centrali nelle sue diverse fasi di gioco? 

“lI mister ci chiede di stare attenti sia nella fase di possesso sia in quella di non possesso palla, perché se facciamo un movimento sbagliato rischiamo di pagare, questo tipo di atteggiamento richiede molta attenzione. Dobbiamo sempre stare attenti a due o tre giocatori che sono nella nostra zona di campo. Tutti noi che giochiamo in questo reparto stiamo capendo bene quello che vuole il tecnico e i risultati si vedono”.

Contro il Genoa, Szczesny è risultato decisivo. Quanto è importante poter contare su un portiere che dà sicurezza alla difesa?

“Fondamentale, ha fatto due parate incredibili a Genova. Non solo il portiere è forte, ma tutta la squadra si sta comportando bene. Dobbiamo mantenere il più a lungo possibile questa concentrazione e questa qualità di gioco”.

In fase difensiva la squadra è migliorata molto: ora ha la seconda miglior difesa del campionato.

“Le critiche vengono fatte sempre al reparto difensivo perché il nostro compito è difendere, non prendere gol. Siamo secondi nella classifica della difesa, dobbiamo lavorare ancora di più per essere primi”. 

Come giudica la sua prima parte di stagione alla Roma?

“Nella prima parte il mio rendimento è stato ad alti e bassi, era una nuova esperienza una squadra diversa, comunque credo di aver fatto bene: devo migliorare ancora delle cose, ma sono contento di quello che sto facendo”.

In questa squadra tutti si fanno trovare pronti. È successo, tra gli altri, a lei, a Emerson, a El Shaarawy. È questo il segreto della Roma?

“Sì, siamo in molti e dobbiamo farci trovare sempre pronti, ed è molto importante perché non sappiamo mai quando è il momento. In una squadra di qualità come la nostra, se esce uno entra un altro ugualmente bravo. Quando il mister ci chiede una mano anche se mancano quindici o venti minuti, ci facciamo trovare pronti. Dobbiamo mantenere sempre la stessa qualità. Chiunque entri lo fa per fare bene, per dare il suo apporto alla squadra”.

Contro il Genoa è arrivato un successo importante, ma spesso la Roma ha faticato lontano dall’Olimpico. Come mai?

“Il fatto di giocare fuori casa impone che ci mettiamo più attenzione. Non riusciamo a fare quello che ci riesce all’Olimpico ma ci stiamo riprendendo. A Genova in tante hanno lasciato punti, hanno fatto fatica e infatti i nostri tre punti sono pesantissimi per la classifica”.

Domenica un’altra trasferta, questa volta a Udine. Che partita si aspetta?

“Sarà una gara molto difficile. Ho visto la partita contro l’Inter e non meritavano di perdere perché hanno giocato bene. Hanno un buon gioco e un allenatore che conosce molto bene il calcio italiano, e quindi sarà dura. Noi dobbiamo farci trovare pronti, fare bene il compito che sappiamo, per portare tre punti a casa”.

Parliamo di una squadra che, prima della sconfitta con l’Inter, aveva vinto tre delle ultime quattro gare. Quali sono i punti di forza della squadra di Delneri? 

“Loro hanno tanta grinta e corrono molto. Non ti lasciano mai giocare tranquillo, ti pressano sempre. Hanno giocatori di qualità, Danilo, Widmer, Kums”.

Nella stessa giornata, la Juventus giocherà in casa della Fiorentina. Potrebbe rivelarsi un turno favorevole per la Roma.

“Fiorentina-Juve credo che sarà una bella partita da guardare. Io comunque non guardo alle altre squadre, non mi piace aspettare che la Juve vada male, io penso alla Roma. Dobbiamo fare il nostro compito. Se facciamo il nostro alla fine possiamo ottenere grandi risultati”.

Quanto è importante il supporto dei tifosi, che in trasferta sono sempre numerosi?

“Moltissimo. I tifosi ci danno una grande mano in trasferta. Quello che ci manca è vedere più gente all’Olimpico. Io ho giocato in questo stadio tante volte da avversario e so quanto pesa avere i tifosi della Roma “contro”. Vorremmo l’Olimpico pieno a sostenerci”.

Che rapporto ha con i tifosi?

“Un rapporto tranquillo, mi stanno conoscendo un po’ meglio. Li ringrazio per il sostegno che mi hanno dato in questi mesi, un abbraccio a tutti”.

Fonte: AS Roma match program

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