Il Fatto Quotidiano: Roma e Lazio, un derby troppo modesto e troppo costoso (in sicurezza)

(O. Beha) – Quando leggerete queste righe saprete chi ha vinto il referendum nostrano, un derby particolare, sospetto e fatto di matite pare cancellabili. Invece al massimo io, pur giurando di non scrivere in inchiostro simpatico, so chi ha vinto il derby di Roma, magari accennandone al perché e ai dintorni, e soprattutto chi ha vinto in Austria, cioe i verdi, notizia cosi confortante da avermi fatto comunque dormire meglio. Dunque, la “stracittadina” della capitale, arbitrata da Banti che aveva come primo assistente dietro una porta quel Damato che lunedì scorso aveva deciso Inter-Fiorentina con un arbitraggio davvero tremendo, con errori marchiani a senso unico che avrebbero dovuto almeno costargli un lungo periodo di riposo per manifesta inferiorità purtroppo nettamente orientata: invece il designatore lo ha”premiato” con il derby sia pure in seconda, mandandoci un segnale forte e chiaro, da Marchese del Grillo. Io so io… e gli arbitri sono scelti e indirizzati come sempre. Comunque almeno non hanno inciso a Roma dove caracollavano le due squadre in alto in classifica deputate a togliersi punti in favore della Juventus, che ha rimesso l’intensità “al centro del villaggio” (citazione da Rudi Garcia), in un derby che costa al contribuente all’ingrosso mezzo milione di euro in sicurezza coinvolgendo 800 poliziotti e circa 700 tra carabinieri, finanzieri e vigili urbani. Mica male come spesa e come impegno, non vi pare?

Penserete che quindi sia filato tutto liscio, anche perché come ormai accade da un pezzo lo stadio era tutt’altro che pieno per lo o sciopero più o meno inteso del tifo. Macché, già nella notte un arresto e quattro fermi tra daspo, mazze e bastoni, mentre si sono dati appuntamento all’Olimpico un centinaio di ultras di molti Paesi europei, identificati ma regolarmente dotati di biglietto. Penserete che in campo tutto questo ambaradam valesse la candela? Ma no, via, partita più importante che bella e, se non addirittura modesta, ravvivata da un paio di errori laziali. E perfino un po’ di stress in campo perché I’autore del primo gol, Strootman, che non vorresti incontrare di notte, ha pensato bene di schizzare acqua a un panchinaro della Lazio che lo ha preso per la maglietta e lui ha finto di essere stato assassinato… Il momento più entusiasmante del derby dove la differenza la fa quasi esclusivamente il cagnaccio intelligente Nainggolan che rimette la Roma in scia della Juve insieme alla sorpresa Milan […].

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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