LEGGO Roma, allarme Salah

Salah
Salah

(F. Balzani) Momò finisce in Salah d’attesa, con poche speranze di poter partecipare al derby di domenica. L’egiziano, infatti, ieri ha rimediato un forte trauma alla caviglia destra dopo un’entrata di Vermaelen durante la partitella a Trigoria. Da valutare ora se il trauma è derivato solo dal contrasto col belga ed è quindi natura contusiva (basterebbero 2 giorni di riposo) oppure se in seguito alla botta la caviglia si è piegata causando quindi una distorsione. L’agente di Salah propende per la seconda ipotesi, ma solo gli esami strumentali di stamattina chiariranno l’entità dell’infortunio che peraltro ha colpito la stessa caviglia presa di mira da Lulic nel derby d’andata dello scorso anno (distorsione e lesione con stop di un mese e mezzo).

Certo che vedere ieri pomeriggio l’egiziano uscire da Trigoria in stampelle e col volto dolorante non lascia presagire nulla di buono. Dopo Paredes quindi pure Salah potrebbe essere costretto a un riposo forzato di 3 settimane che lo escluderebbe anche contro Milan, Juventus e Chievo. In questo caso la Roma perderebbe il suo vicecapocannoniere per più di due mesi di fila considerando che a gennaio si parte per la Coppa d’Africa in Gabon dove l’Egitto parte favorito e potrebbe arrivare alla finale del 5 febbraio.

Ciò che preme più a Spalletti, però, è trovare un’alternativa a Salah, unico attaccante della rosa giallorossa a non aver mai segnato alla Lazio. Il primo nome della lista è ovviamente El Shaarawy, ma pure il secondo Faraone non se la passa bene. Anche ieri, infatti, l’ex milanista ha svolto lavoro individuale a causa di un problema muscolare al flessore. Oggi dovrebbe stringere i denti e tornare a correre con i compagni, ma per ora non ci sono certezze del suo impiego. In caso di forfait pure di El Shaarawy si aprono tre strade: l’utilizzo di Iturbe (che peraltro ha segnato alla Lazio uno dei 3 gol della sua deprimente avventura giallorossa), l’avanzamento di Peres o Palmieri o il gran ritorno a sorpresa di Totti che non gioca un derby da titolare dal 25 maggio 2015 (quello risolto da Yanga Mbiwa). Il capitano ha smaltito il problema all’anca e vorrebbe chiudere la sua storia con la Lazio centrando due obbiettivi: diventare con 12 reti il giocatore che ha segnato più gol nel derby di Roma (per ora è a 11 come Da Costa) e avere il saldo in pareggio ottenendo la 15ª vittoria (12 i pareggi).

Chi sta meglio intanto è Manolas che stamattina tornerà ad allenarsi in gruppo e affiancherà Rüdiger e Fazio in difesa. De Rossi, invece, si prepara a tagliare l’ennesimo traguardo. Con domenica prossima, infatti, Capitan Futuro salirà a 26 derby giocati tra coppe e campionato staccando Santarini e agguantando Masetti al secondo posto della classifica assoluta di presenze nella stracittadina. De Rossi però spera anche di sbloccare il tabellino dei gol fatti che per ora lo vede fermo a una marcatura, peraltro inutile nel 4-2 per la Lazio nel 2009.

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