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Le pagelle del 2016. Dzeko, Dottor Jekyll e Mister Hide. Salah, insostituibile. Palmieri e Gerson: working progress

(D.Marchetti) – Cala il sipario sul 2016. Avvicendamenti in panchina, rimonte, la corsa all’Europa e l’inseguimento a una Juventus sempre più unica forza del campionato italiano. L’anno solare è stato ricco di colpi scena e la Roma chiude con 86 punti in 39 partite. Molti protagonisti della passata stagione non sono più in giallorosso, ma la nostra redazione vuole comunque stilare un “pagellone” di fine anno. Ecco i voti dei principali attori capitolini:

Szczesny – Spalletti lo ha voluto fortemente, lui ha risposto presente firmando un altro anno di prestito. Ancora non ci è dato sapere quale sarà il futuro del portiere polacco a fine stagione, ma gli attestati d’amore verso la città sono già diversi. In porta è un leader indiscusso tanto da mettere in panchina anche Alisson, numero uno della Seleçao. Sul finire del 2016 le sue prestazioni sono andate in crescendo e le premesse per un gran 2017 ci sono tutte. PROMOSSO – 7

Fazio – Forse la sorpresa più gradita dal mercato estivo. Arrivato nella Capitale per fare il quarto si è ritrovato ad essere indispensabile per le sorti della retroguardia giallorossa. Mostruosa la sua continuità di rendimento e lo strapotere nei duelli aerei. I compagni di reparto sono avvisati: il comandante Federico non mollerà un centimetro. PROMOSSO – 7,5 

Manolas – “Siamo i più forti d’Italia” tuonava il difensore greco non più tardi di un mese fa. Poi lo scontro diretto con la Juventus ha riportato tutti con i piedi per terra. Le sue prestazioni, però, dall’arrivo di Spalletti sono sempre state all’altezza della caratura internazionale del giocatore. Qualche passo falso di inizio stagione, complice il tema rinnovo contrattuale, non possono cancellare quanto di buono mostrato da Manolas nell’anno solare. PROMOSSO – 6,5

Rudiger – La crescita esponenziale avuta con Luciano Spalletti è sotto gli occhi di tutti. Tanto da attirare in estate l’attenzione del Chelsea di Antonio Conte. Solo la rottura del crociato gli ha permesso di restare (chissà per quanto), ma intanto il tecnico di Certaldo da ottobre è tornato ad averlo a disposizione. Con il tedesco a pieno regime ne hanno risentito anche le prestazioni dell’intera difesa. La Roma non subisce più come a inizio stagione ed è diventata, dopo la Juventus, la miglior retroguardia del campionato. PROMOSSO – 7

Bruno Peres – Al momento le prestazioni non hanno rispettato le attese e il costo elevato del cartellino. Arrivato in estate tra l’entusiasmo generale dei tifosi, Bruno Peres carbura a fatica nel sistema di gioco Spallettiano. Prima le difficoltà dovute con la difesa a quattro, poi lo slittamento a sinistra non hanno facilitato il suo rendimento. Con l’adozione della difesa a tre si è visto un timido risveglio del terzino brasiliano, ma l’errore grossolano commesso nell’ultima gara con il Chievo fa capire quanto ancora ci sia da lavorare. RIMANDATO – 5,5

Emerson Palmieri – “E’ un ragazzo su cui si può lavorare” andava ripetendo Spalletti al termine della passata stagione e forse solamente lui e Sabatini ci credevano realmente tanto da riscattarlo dal Santos. L’avvio è stato traumatico con l’espulsione nella partita casalinga con il Porto e altre prestazioni non all’altezza di una squadra che vuole competere per lo scudetto. Il mister toscano, però, non ha smesso di crederci. Lo ha nascosto per un po’ dai riflettori salvo poi ripresentarlo in occasione del derby dove sfodera la sua miglior prestazione da quando è a Roma. I miglioramenti sotto Natale sono evidenti. La Roma potrebbe aver trovato un buon rincalzo al rientrante Mario Rui. PROMOSSO – 6 

Florenzi – E’ lo stereotipo del giocatore moderno. Spalletti ha costruito su di lui l’ormai famigerata difesa a “tre e mezzo”. Sistema nel quale Florenzi sembrava dare il meglio di se. Solamente l’infortunio al crociato avrebbe potuto interrompere una crescita esponenziale che lo ha resto uno dei leader indiscussi dello spogliatoio giallorosso e della Nazionale di Ventura. Torna presto campione! PROMOSSO – 7

Juan Jesus – “E’ un giocatore di prima qualità anche in considerazione con la valutazione di quello che la società può permettersi”, così veniva presentato il centrale brasiliano da Luciano Spalletti a Pinzolo. Parole che di certo non lasciavano ben sperare i tifosi giallorossi, i quali si aspettavano tutt’altro tipo di mercato. Così come a Milano, Jesus è stato protagonista di prestazioni altalenanti. Da quella eccellente a Napoli ad altre disastrose in coppa e a inizio campionato. In questo finale di 2016 è un po’ finito fuori dai radar del mister, ma nel corso della stagione potrà sicuramente tornare utile. RIMANDATO – 5 

De Rossi – Buona parte del primo Spalletti 2.0 lo ha vissuto da infortunato. I problemi al polpaccio lo hanno accompagnato per tutta la scorsa stagione, salvo poi recuperare la forma fisica con Antonio Conte in vista degli Europei. Reduce da un torneo disputato ad alti livelli, si presenta a Roma tirato a lucido. L’avvio, però, è da film horror. L’eliminazione dalla Champions League passa soprattutto dall’insensata espulsione all’Olimpico con il Porto. Con l’andare avanti del campionato, la forma fisica è migliorata e le prestazioni sono tornate all’altezza del calciatore da tutti apprezzato. Come il miglior diesel, De Rossi rende al meglio sulla distanza e la seconda parte della stagione la vorrà assolutamente vivere da protagonista. PROMOSSO – 6 

Nainggolan – Dopo Florenzi, è probabilmente il calciatore che più di tutti ha beneficiato dell’arrivo di Spalletti. Nel ruolo di trequartista alla “Perotta” si trova alla grande. Il primo pressing parte da lui e le progressioni palla al piede dalla metà campo avversaria stanno diventando una stupenda abitudine. In più il rendimento sotto porta non è mai stato così prolifico. Non a caso il Chelsea di Conte aveva bussato alla sua porta in estate, ma il “Ninja” ha rimandato l’offerta al mittente, scoprendo un animo testaccino difficilmente individuabile in altri giocatori non romani. PROMOSSO – 7,5

Strootman – Dopo quasi due anni di inattività, l’olandese è tornato a calcare i campi di calcio ad alti livelli e con continuità. Non è ancora la “lavatrice” che noi tutti conoscevamo e spesso le prestazioni sono state al di sotto del suo vecchio standard, ma tre operazioni non sono semplici da smaltire neanche per una macchina da guerra come lui. Macchina che a tratti mostra tutta la sua potenza, come in occasione del gol nel derby. Prima sradica il pallone dai piedi di Wallace e poi con una classe olimpica supera Marchetti. Kevin, piano piano, sta tornando. PROMOSSO – 6 

Paredes – Rientrato alla base dopo un anno di Empoli, Spalletti lo battezza “più forte di Pjanic”. L’impatto, però, non è facile. La piazza romana si aspetta un giocatore pronto, già costruito. Così non è. L’argentino dovrà essere ancora modellato dal tecnico toscano che nel corso dell’anno riesce a metterlo il più possibile a suo agio nella posizione di mediano davanti la difesa. Qualche infortunio di troppo ne ferma la continua crescita mostrata anche in campo. Chiude il 2016 in infermeria, ma l’anno nuovo riconsegna alla Roma una valida alternativa ai tre titolarissimi. PROMOSSO – 6

Gerson – “E’ bellino”. Questa la definizione usata in più riprese da Spalletti ogni qual volta veniva interpellato sul giovane brasiliano. La verità, però, è un’altra. Arrivato nella Capitale per 19 milioni di euro, si pensava potesse esser pronto da subito. Invece a poco o nulla è servita l’inter preparazione con la prima squadra. Gerson, ad oggi, sembra ancora avulso dagli schemi di squadra. Qualche passo in avanti in posizione di mediana lo ha fatto, ma c’è ancora molto da lavorare. Working in progress… RIMANDATO – 5 

El Shaarawy – “Roma a che serve il Faraone?”, così titolava il Corriere dello Sport al momento dell’acquisto da parte di Sabatini. La risposta, El Shaarawy, l’ha data sul campo mettendo a segno 8 gol e 2 assist in 16 partite. Numeri ai quali vanno aggiunti altre 5 reti e 4 assist in questa prima parte di stagione tra campionato ed Europa League. L’impatto nella Capitale è stato devastante, poi Spalletti ha fatto altre scelte. Abbandonata la via del tridente leggero, l’attaccante ex Milan si è ritrovato a dover conquistare una maglia da titolare. Prestazioni altalenanti e poca lotta, ma il segnale migliore lo ha dato nell’ultima gara con il Chievo, probabilmente la migliore da quando è a Roma. Il vice Salah è lui! PROMOSSO – 6,5

Perotti – Per continuità di rendimento dal suo arrivo nello scorso inverno, forse è il migliore dei tre attaccanti. Tanto inconcludente sotto porta, quanto decisivo come rifinitore. Nel suo 2016 ha messo a segno 17 assist. Da quest’anno anche rigorista infallibile con uno score di 6 su 6. Da falso nueve alla fascia sinistra, passando per la corsia di destra: “El Monito” li ha provati tutti i ruoli dell’attacco e il contributo, quasi sempre, è stato ad alti livelli. Chissà cosa gli riserverà il 2017…PROMOSSO – 7

Salah – Diciotto gol nell’anno solare. Se non lo si conoscesse si penserebbe ad una prima punta. Salah, invece, si diverte nelle scorribande sulla destra e a duettare nello stretto con il compagno di reparto di turno. Per Spalletti è un giocatore imprescindibile. Gli strappi a cui ci ha abituato, spaccano la partita nel senso più letterario del termine. Adesso sarà protagonista con il suo Egitto in Coppa d’Africa e trovare un rimpiazzo sarà difficile. “Per sostituirlo bisognerebbe trovarne un altro uguale, clonarlo” così il mister toscano parlava non più tardi di un mese fa. Al tecnico il problema di trovare una soluzione. PROMOSSO – 7,5 

Dzeko – Dottor Jekyll e Mister Hide. In questi due personaggi c’è il riassunto perfetto del 2016 di Edin Dzeko. Alla fine della scorsa stagione si invocava la sua cessione, ma l’attaccante bosniaco non poteva essere quello visto nella sua prima esperienza in Serie A. Spalletti, da Pinzolo, ha deciso di puntarci. I risultati sono stati sorprendenti. Da inizio campionato ha segnato 18 volte. Praticamente il doppio di quanto fatto nello scorso anno. Reti decisive, prestazioni sontuose e ottimo lavoro anche in fase di rifinitura. Ne è uscito un giocatore rigenerato, ma ancora troppo sciupone sotto porta. Noi, però, ce lo teniamo così. PROMOSSO – 7  

Totti – Il re non abdica. Si pensava che la scorsa stagione potesse essere l’ultima, così come quella in corso, ma più si parla del fine carriera di Francesco Totti, più questa si allunga incredibilmente. Il ritorno di Spalletti ha portato non pochi attriti con il capitano giallorosso. Dall’esclusione dello scorso anno con il Palermo, alle parole di Ilary in occasione dei quarant’anni di Francesco. Il numero dieci di Porta Metronia, però, ha risposto nell’unico modo in cui è capace: sul campo. La corsa alla Champions con il Napoli è rimasta accesa grazie ai suoi miracoli sportivi con Torino, Atalanta e Genoa. Quest’anno invece, dopo la batosta con il Porto, sempre Totti ha tenuto in piedi la barca con la stupenda rimonta contro la Sampdoria. Insomma, per chi ancora non lo avesse capito: è il più forte calciatore italiano dal dopoguerra. PROMOSSO – 7

Spalletti – “Sono tornato per completare quanto fatto nella mia prima avventura nella Capitale”, così si presenta a Trigoria lo Spalletti 2.0. Roma e la Roma ritrovano un allenatore diverso, più duttile e più comunicatore. Il suo arrivo conferisce nuova linfa vitale a giocatori che con Rudi Garcia stavano smarrendo la retta via. I risultati poi sono sotto gli occhi di tutti: 84 punti in 37 gare. I giallorossi sono tra le migliori squadre d’Europa nell’anno solare 2016. Al mister toscano, però, non mancano colpe. Dal suo ritorno ha forse sbagliato le due partite più importanti: quella con il Porto in casa e quella con la Juventus a Torino. Per rimediare, almeno in campionato, c’è ancora tempo, ma attenzione a non spostare l’attenzione solo sul contratto del toscano, il quale vuole delle garanzie e vedere se ci sono i presupposti per vincere in futuro. PROMOSSO – 6,5 

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