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L’ANALISI di ROMA-INTER 2-1 Personalità, concentrazione e forza: Spalletti schianta De Boer con super Dzeko e Manolas

L'esultanza per l'1-0 di Dzeko
L’esultanza per l’1-0 di Dzeko

(D.Luciani) – Una vittoria da undici lupi. Sarà retorico ma per battere l’Inter, la Roma sfodera una prestazione magistrale, ricca di tutti quegli elementi chiesti da Spalletti: grinta, corsa, intensità, cattiveria, lucidità, personalità. Una partita da squadra vera. Con uomini di ritrovata forza, con concentrazione in ogni scelta sia in fase offensiva sia in quella difensiva. Generosità da parte di tutti. Con Dzeko finalmente capobranco a spianare la strada nel punteggio e in ogni azione, combattendo e vincendo TUTTI i duelli aerei contro Miranda e Murillo, non proprio due giovanotti di belle speranze.

Il bosniaco al 5′ apre un primo tempo in cui Roma e Inter si sfidano come due pugili a guardia bassa, senza timori reverenziali. Proprio Dzeko dà il via all’azione del vantaggio con una sponda per Florenzi, schierato incursore alle sue spalle. Apertura per Salah che premia la sovrapposizione “a treno” di Bruno Peres, cross basso sul primo palo e girata vincente del n°9 giallorosso, alla quinta marcatura in campionato, 1-0. Un avvio esaltante che avrebbe potuto materializzarsi in doppio vantaggio se Salah fosse riuscito ad arrivare di testa su invitante cross recapitato da Dzeko a due passi da Handanovic. Da un regalo di Ansaldi a quello di Manolas che all’8′ serve Banega in disimpegno. L’argentino arriva ai 25 metri e calcia magnificamente in porta, Szczesny viene salvato dal palo interno.

I duelli determinanti vivono dominatori solo temporanei: De Rossi argina Banega, Strootman tampona Joao Mario mentre Florenzi non si fa trovare da Medel. Di contro il centrocampo interista esce alla distanza (alla fine il possesso palla dirà 60% Inter), grazie agli appoggi sugli esterni dove Candreva e Perisic vengono aiutati da Ansaldi e Santon. Soprattutto Juan Jesus si trova preso in mezzo dagli interisti con Perotti che ritarda un po’ i raddoppi.

Tra il 20′ e il 21′ Salah si divora due occasioni colossali davanti ad Handanovic, mentre sul secondo capovolgimento di fronte è Szczesny a negare di piede il pareggio a Perisic. I portieri si esaltano: lo sloveno ferma Dzeko al 28′ e poi viene graziato da un tiro a giro di Perotti e da una penetrazione di Florenzi su gran palla di Juan Jesus. La fretta e la vista annebbiata dalla gran corsa fanno calciare fuori il giallorosso con tutto lo specchio a disposizione. Il polacco sventa un paio di mischie in uscita e al 42′ compie una parata strepitosa su sinistro al volo di Candreva sul prosieguo di un cross di Ansaldi allontanato da Manolas sulla linea di porta. Un primo tempo tutto d’un fiato che si chiude con 9 occasioni costruite dalla Roma e 4 dall’Inter!

Il primo quarto d’ora della ripresa mostra lo stesso copione: continui rovesciamenti di fronte con i centrocampisti a fronteggiarsi in recuperi all’ultimo contrasto e aperture al centimetro. De Rossi e Strootman da soli mettono insieme 10 dei 24 palloni recuperati dalla Roma. Il capitano, in serata straordinaria, al 7′ sradica palla a Medel e lancia Perotti. Il destro dell’argentino trova i pugni di Handanovic. Riparte l’Inter ed è Szczesny a doversi allungare su un insidioso diagonale di Perisic. Al 13′ la Roma sfiora il colpo del k.o.: sponda di Dzeko per Strootman, lancio per Salah che attende l’arrivo in area dell’olandese per recapitargli un cross quasi perfetto. Il colpo di testa di Strootman è alto di mezzo metro.

Joao Mario paga l’unico allenamento settimanale, De Boer al quarto d’ora lo sostituisce con Gnoukouri, abbassando il raggio d’azione di Banega. Da regista libero di svariare, l’argentino ha più libertà di movimento e riesce a guardare il gioco senza l’aggressività di De Rossi alle costole. Entrano anche Nagatomo e Jovetic, mentre Spalletti inserisce El Shaarawy per uno stanco Salah. Lo spostamento di Perisic a destra porta i suoi frutti: al 27′ la prolungata azione tra il croato e Banega porta l’argentino a scambiare stretto con Icardi nell’area romanista. Fazio e Manolas si fanno attrarre dal centravanti lasciando scoperta il cuore dell’area. Banega fulmina Szczesny dopo aver fatto sedere De Rossi, 1-1.

La partita però non è finita perché Jovetic in fase di copertura combina danni e al 31′ stende Bruno Peres al limite dell’area. La punizione di Florenzi è una pennellata decisa, Manolas ci mette la testa e trova un flipper che lo aiuta a battere di nuovo Handanovic. Ecco il 2-1, ecco l’Olimpico che torna a esplodere e ruggire, portando i romanisti a spremere le ultime energie per resistere all’assalto finale nerazzurro. Fazio si esalta nelle chiusure aeree (per Icardi 0 tiri verso Szczesny), mentre Handanovic compie una parata “alla Gordon Banks” su un colpo di testa di Dzeko su altro cross magnifico di Florenzi.

Al triplice fischio del mediocre Banti è festa per la Roma che accorcia sul Napoli, prossimo avversario dopo la sosta, riportandosi terza a 13 punti con Lazio, Chievo e Milan. L’Inter resta a 11 ma con una nuova consapevolezza: quella di aver imboccato la strada giusta con De Boer. Un paio d’acquisti sugli esterni, qualche ricambio di qualità e sarà una seria rivale per i primi tre posti.

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