IL TEMPO Nainggolan: “Troppi errori” Strootman: “Black out mentale”

Emerson Palmieri
Emerson Palmieri

(E. Menghi) – È stato uno dei pochi a salvarsi dal naufragio giallorosso, ha fatto l’attaccante aggiunto e corso per undici, ma il sacrificio di Nainggolan non ha evitato il peggio. Il belga non si dispera e guarda avanti: «Ora dobbiamo buttarci sul campionato. Siamo abbastanza maturi per non farci influenzare da questa eliminazione. E poi magari adesso possiamo puntare sull’Europa League e andare lontano». Per assurdo la Roma si è scossa una volta rimasta in nove, forse aggrappata ad uno spirito di sopravvivenza che arriva solo nei momenti di difficoltà: «Abbiamo dimostrato gran cuore, anche se giocare in 9 non era facile. Anche dopo l’1-0 abbiamo avuto occasioni. Se fossimo stati in 11 contro 11 avremmo potuto fare di più. C’è da imparare da questi errori. La nota positiva è che tutti hanno dato tutto».

Decisamente più provato Strootman, che davanti al microfono alterna grossi sospiri a «non so perché, non so cos’è successo». Un po’ ci prova a dare una spiegazione al brutto colpo subito: «Non abbiamo iniziato bene la partita, eppure ci eravamo preparati bene. Non abbiamo fatto le cose giuste. Neanche loro hanno creato tanto, ma subito hanno fatto gol. Non abbiamo giocato bene e anche in nove abbiamo provato a dare tutto, ma sullo 0-2 non potevamo fare altro. Forse è un problema di testa, non credo fisico». Lo stato d’animo dello spogliatoio non è dei migliori e Kevin, capitano dal 40’, lo ha raccontato con sincerità: «Siamo tutti incazzati e delusi, è difficile oggi, lo sarà domani e dopodomani, ma dobbiamo pensare al campionato e lavorare tutti insieme. Non possiamo colpevolizzare qualcuno, abbiamo perso insieme e sbagliato insieme. Dopo il gol del Porto non so cos’è successo, queste cose non possono succedere. Non me lo spiego».

Piangersi addosso non serve a nulla: oggi si torna a lavoro perché domenica c’è il Cagliari e bisogna ripartire da lì.

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