IL MESSAGGERO Da Giannini a Ddr, i capitani degradati questione di rapporti e di regolamenti

De Rossi
De Rossi

Erano gli inzi degli anni 90 quando Ottavio Bianchi pensò bene di togliere la fascia al capitano storico Peppe Giannini. Lì era una questione di rapporti: i due si detestavano e se lo dicevano pubblicamente e nel chiuso di uno spogliatoio. Bianchi una volta, ascoltando alcune dichiarazioni al veleno di Giannini («non lo sopporto più»), decise di regalare la fascia di capitano a Rudi Voeller, anche lì in una trasferta, ma a Genoa contro la Sampdoria. Tra l’altro la decisione mise in crisi pure i rapporti tra Peppe e Rudi, che non si parlareno per qualche mese.

Stavolta Spalletti ha deciso di degradare De Rossi per questione di regolamento: Daniele contro il Porto aveva lasciato la squadra in dieci e poi Emerson l’ha lasciata in nove. Senza gradi Daniele (che speriamo non comprometta i suoi rapporti con il sostituto Florenzi) e multa per Emerson. Così come ha pagato la leggerezza di Oporto anche Vermaelen. «Abbiamo un’etica tra di noi, siamo uniti e lo stesso De Rossi è d’accordo nell’avere questo regolamento: è tutto sotto controllo. Se vale solo per questa sera. Si saprà più avanti: dipenderà da quelle che saranno le sanzioni che verranno fuori. Daniele è il più dispiaciuto di tutti, ma è convinto della bontà di questo regolamento».

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