GAZZETTA GIALLOROSSA La nuova vita di Strootman: corre, lotta e imposta come piace a Spalletti

Strootman
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(D.Marchetti)Strootman ha bisogno di giocare, di accumulare minuti per tornare al 100%” è il leitmotiv di Spalletti da inizio stagione e per il momento bisogna prenderlo alla lettera. L’olandese è rimasto sempre in campo nelle ultime due partite giocate dalla Roma con Porto e Udinese, ma era dal primo anno di Rudi Garcia che non disputava almeno 180 minuti consecutivamente. L’ultima volta il 16 febbraio del 2014, esattamente 916 giorni fa, poi l’infortunio con il Napoli nella giornata seguente e da lì l’inizio del calvario. L’ex Psv prova un primo e sfortunato recupero: totalizza 7 presenze tra campionato e Champions League nel 2014-2015, ma mai consecutive e per tutta la durata dei match. L’anno dopo fa la sua comparsa nel finale di stagione con Spalletti dando l’impressione di esser finalmente guarito.

ANNO NUOVO, VITA NUOVA – La preparazione a Pinzolo consegna alla Roma un giocatore in ottima forma, senza più la paura di infortunarsi di nuovo e pronto a conquistarsi una maglia da titolare. Non può avere ancora il ritmo partita nelle gambe, ma le prime due uscite in Champions e in Serie A hanno evidenziato i passi in avanti di Strootman. Contro i friulani ha messo a segno 78 passaggi con il 98,5% di precisione, meglio rispetto alla gara del Dragao dove la riuscita era del 75% e sopratutto, meglio di tutti i suoi compagni, compreso Paredes, il quale avrebbe dovuto disegnare le geometrie giallorosse. Insomma, Garcia avrà fatto tanti errori nella sua esperienza capitolina, ma la definizione di “lavatrice” affibbiata all’olandese non potrebbe essere più giusta. “Smacchia” come pochi altri in Europa ogni situazione intricata e adesso, come dice Spalleti, non si limita solo a quello perché può essere anche un “costruttore” di gioco e contro l’Udinese lo ha dimostrato per larghi tratti della partita. Se a questo si aggiunge il fatto che è stato anche il giocatore delle due squadre a percorrere più km (quasi 11), allora si capisce quanto sia importante per Kevin giocare con continuità. Un turno di riposo potrebbe arrivare con il Cagliari, ma non prima di aver disputato il match decisivo di martedì sera con il Porto. Poi la nazionale. Blind lo ha inserito tra i 36 convocati per le gare con Grecia e Svezia. L’Olanda riavrà il suo capitano a pieno regime, ma per il momento se lo coccola Spalletti con tanto di fascia al braccio senza i romani in campo. Che la seconda vita di Strootman abbia inizio.

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