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GAZZETTA DELLO SPORT Spalletti e quella Roma pronta a fare tiri mancini

Juan Jesus
Juan Jesus

(A. Pugliese) – Con Juan Jesus da oggi sono ben undici, una squadra intera. È l’esercito dei giocatori mancini, quelli su cui può contare LucianoSpalletti fin da questi giorni di ritiro in Val di Rendena, a Pinzolo. Il difensore brasiliano sbarcherà oggi arrivando direttamente da Riscone di Brunico, circa 200 chilometri di distanza dal quartier generale giallorosso, dove fino a ieri era lì con l’Inter di Mancini. E con lui Spalletti avrà completato la sua squadra con cui svoltare definitivamente a sinistra.

LA SQUADRA – Giocandoci su, abbiamo creato un campetto, mettendo in campo un 4-3-3 con alcuni piccoli adattamenti, dovuti più dai ruoli specifici di alcuni giocatori (vedi Seck) che non dalle necessità. Alisson a parte, che comunque ha già dimostrato di saper giocare (e bene) anche con i piedi, la linea difensiva si può avvalere di due esterni che spingono come l’ex Empoli Mario Rui («Ha carattere, disponibilità e voglia di sacrificio, anche se la fisicità è quella lì…», ha detto ieri Spalletti) e Moustapha Seck («È bellino, non ha paura di niente») e due centrali come Ervin Zukanovic e lo stesso Juan Jesus. In mediana, poi, la fantasia di Gerson («Ha qualità e doti importanti, deve trovare l’ambiente giusto per crescere»), la corsa di Emerson Palmieri e la sostanza e il carattere di Kevin Strootman. Davanti, invece, Mohamed Salah a destra («A lui piace giocare lì, per poi rientrare in mezzo al campo»), Federico Ricci a sinistra («L’abbiamo seguito tanto anche a Crotone, ci piace») e Juan Iturbe davanti, come centravanti («Quella posizione lì può farla, grazie alla sua struttura fisica»). Una squadra bella e fatta, in buona sostanza, con giocatori tutti di piede sinistro.

LE VARIANTI – Già, perché poi volendo quell’undici lì titolare potrebbe essere anche più forte, magari aggiungendoci la qualità ed i gol di tre attaccanti ambidestri come FrancescoTotti, Edin Dzeko e Ponce, tanto per allungare le rotazioni giallorosse e aumentare le scelte a disposizione dello stesso Spalletti. E che scelte, verrebbe da dire. Ma forse sarebbe anche troppo, meglio sfruttare magari la poliedricità di Vasilis Torosidis, che di piede in realtà è destro ma che è anche capace di giocare a sinistra, se proprio dovesse servire qualcosa in più in fase difensiva. Sta di fatto che una squadra di soli mancini è difficile allestirla, tanto meno trovarla in giro per i campi di Serie A. La Roma ce l’ha e se la tiene anche stretta, vista l’imprevedibilità che offre un giocatore di piede opposto. Mancino, appunto. E Spalletti ne ha già ben undici…

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