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REPUBBLICA.IT Roma, con Spalletti il passo è da scudetto

Spalletti
Spalletti

(M. Pinci) – Un passo da scudetto. Dodici partite, ventinove punti: la Roma di Spalletti tiene un ritmo da prima della classe. Trascinata dai due nuovi acquisti, Perotti e El Shaarawy, che hanno inciso per la metà dei gol della squadra, e da un Florenzi mai così decisivo.

CON SPALLETTI UN RITMO DA JUVE – Tredici punti più dell’Inter, undici più della Fiorentina, tre più del Napoli. Soltanto la Juventus nelle prime dodici partite del girone di andata ha fatto meglio dei giallorossi in serie A. Ma la Roma di Spalletti continua ad avvicinarsi al secondo posto. Alimentando il rammarico per quello che poteva essere e non sarà. Di dodici partite, la Roma ne ha vinte 9 e pareggiate due, un rendimento che, se proiettato sull’intero campionato, è superiore persino a quello della Juventus (2,41 punti a partita contro 2,35). Grazie alla rimonta, la caccia al secondo posto del Napoli è già iniziata, oggi che il gap s’è ridotto a 4 punti di distanza con lo scontro diretto contro Higuain e soci da giocare all’Olimpico tra 21 giorni. Ma per il futuro la Roma sa già di avere i mezzi per poter tenere un ritmo da titolo. Intanto s’è presa il miglior attacco del campionato, con 66 reti realizzate. Quasi la metà, già 30, nelle dodici giornate dopo il cambio di guida tecnica.

ELSHAA, LO SBLOCCA-ROMA – Dei sei gol realizzati, quattro hanno sbloccato un risultato di pareggio. Stephan El Shaarawy è lo sblocca-Roma di Luciano Spalletti. Da quando il tecnico toscano è tornato in panchina i numeri certificano una evidente svolta offensiva: due gol e mezzo a partita da Roma-Verona a oggi, mentre nel girone di andata non si arrivava ai 2 centri ogni 90 minuti. E un contributo determinante alla pericolosità sotto porta della Roma è arrivato dal mercato invernale. A gennaio il ds Sabatini ha portato nella capitale Stephan El Shaarawy e Diego Perotti. Acquisti criticati preventivamente da molti, ma dal rendimento pesantissimo: insieme, hanno inciso per 9 gol e 6 assist, entrando quindi in 15 gol della squadra. La metà esatta di quelli realizzati dalla Roma dall’arrivo di Spalletti in poi. Il Faraone è forse l’uomo più decisivo sotto porta nella nuova gestione: dei 6 golmessi a segno, 4 sono stati determinanti per sbloccare una situazione di pareggio. L’ultimo nel derby. In cui è tornato a segnare pure Florenzi: sette volte capitano nelle ultime 8 della Roma, e tre volte in gol. L’ultimo, il più atteso: contro la Lazio e sotto gli occhi degli altri “capitani” in panchina, Totti e De Rossi. Il segno di una Roma che ha iniziato a guardare avanti.

Fonte: Repubblica.it

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