GAZZETTA DELLO SPORT «Fourmello» e la profezia di Spalletti. Il derby degli sfottò tra radio e web

Esultanza della squadra
Esultanza della squadra

(C. Zucchelli) – Nei derby è sempre così: il giorno dopo, la gioia è sempre maggiore. L’Olimpico sarà pure stato deserto, ma anche stavolta la regola è la stessa: la domenica la Roma batte la Lazio 4-1, il lunedì è dedicato soltanto allo sfottò. Ed è complicato selezionarne solo alcuni, tanta è la gioia dei tifosi romanisti tra social network e radio, prese d’assalto fin dai minuti successivi al fischio finale del derby. Gli speaker cavalcano l’onda (c’è persino chi chiama in diretta gli hotel di Norcia per prenotare una camera per assistere al ritiro della Lazio e chi lascia cene pagate a Lotito eTare), i calciatori ci mettono del loro (Pjanic pubblica la foto di lunedì 4 aprile dove il 4 è rappresentato dai marcatori e chiede: «Che giorno è oggi?»), i protagonisti dell’etere biancoceleste diventano le voci più ascoltate e i siti di informazione romanista gli dedicano apposite rubriche.

NONNO CLAUDIO E… – E poi, come da tradizione di questi ultimi anni, compaiono loro, gli immancabili fotomontaggi. Qualcuno non è riferibile né tantomeno pubblicabile, molti altri denotano ironia e fantasia, qualità che quando c’è di mezzo la stracittadina di solito non mancano mai. Lo sanno bene i tifosi della Lazio, che furono gli incontrastati protagonisti di Roma dopo il 26 maggio del 2013, ma da quel giorno non hanno più vinto un derby. E allora ecco la foto di quattro anziani che camminano e ricordano proprio quel derby (così come fa un nonno col nipote in braccio), deciso da Lulic, la cui immagine mentre mostra il dito medio a una tifosa che, invece, fa il segno del 4 è una delle più virali. C’è spazio anche per Lotito, ritratto in tribuna ad abbracciare Florenzi al posto della nonna, e ovviamente non manca la foto del profeta Spalletti che qualche tempo fa in conferenza stampa aveva fatto il 4 con le dita. Quattro, appunto, il numero più gettonato di ieri: in tutta Roma, dalla periferia al centro, passando per Trigoria e Formello. Anzi, Fourmello, come è stato ribattezzato dai romanisti (con tanto di foto, ovviamente). E non serve neanche spiegare il perché.

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