REPUBBLICA.IT Roma, il tiro da fuori è un tesoro. Strootman spera in una maglia

Strootman
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(M. Pinci) – Un’arma in più. Molti non ci avranno quasi fatto caso, altri l’avranno liquidata a semplice coincidenza. Ma i numeri dicono altro. Il tiro da fuori per la Roma è una risorsa preziosissima. Una specialità in cui, la squadra di Spalletti, eccelle addirittura su scala europea. Intanto, complice la squalifica di Nainggolan, Strootman si candida a rivedere il campo dal primo minuto, 442 giorni dopo l’ultima volta.

ROMA REGINA EUROPEA DEI GOL DA LONTANO – Non chiamateli più tiri della disperazione. La “botta” da lontano, arma da sfoderare spesso quando riesce difficile sfondare, per la Roma è una vera e propria alternativa all’azione manovrata. Non certo una mossa casuale, almeno. Lo dicono i numeri: dall’inizio del campionato sono già 16 i gol realizzati da fuori area dai giallorossi (dati whoscored.com). Nessuno nell’Europa dei cinque campionati principali ha saputo fare meglio. City, Real e Psg, specialiste del continente nella pratica del tiro dalla distanza, sono ferme a 11 centri, 5 meno dei giallorossi. Che delle conclusioni da fuori ha fatto tesoro spesso e volentieri. Lo sono state anche nel derby di domenica, chiuso con le perle firmate Florenzi e Perotti da oltre i sedici metri (a cui aggiungere pure due pali: dello stesso Perotti e di Pjanic): ma seguendo il copione della conclusione da lontano hanno segnato pure, ad esempio, El Shaarawy a Empoli e Salah contro la Fiorentina. Nel campionato della Roma insomma un gol su quattro arriva così. Autentico artista della specialità è Miralem Pjanic, che dalla distanza ha realizzato 6 reti in campionato, recordman in Europa insieme al napoletano Insigne, meglio anche del fenomeno Messi (5) e del bomber Aguero (4). E pazienza se più di qualcuno è su punizione, marchio di fabbrica del bosniaco. Strategia o caso? Difficile dirlo. Ma di disperato, nei tiri da lontanissimo, per la Roma non c’è davvero nulla.

NAINGGOLAN OUT, STROOTMAN SPERA – In attesa di testare nuovamente la mira, la Roma è tornata ad allenarsi mettendosi alle spalle le mini vacanze concesse da Spalletti. Tutti o quasi recuperati, anche Nainggolan, che aveva lasciato il campo al derby dopo una botta all’anca, dolorosissima ma senza conseguenze. “Non mi hanno fatto niente, ho fatto finta per poter uscire“, la sua battuta a partita finita per schernire i rivali biancocelesti. In ogni caso Spalletti non potrà contare su di lui, causa squalifica. Per sostituirlo, non è esclusa la candidatura di Strootman. L’olandese dopo i 12 minuti di febbraio contro il Palermo non ha più visto il campo, se non per qualche secondo a Udine. Aveva sperato di giocare a Empoli, illusione che gli ha fatto più male che bene.

Ha voglia di giocare, sa di non avere ancora la brillantezza necessaria per essere il vero Strootman ma sa che senza giocare sarà difficile recuperarla. E non vedere il campo, dopo il lunghissimo calvario, non lo lascia sereno. Spalletti aveva spiegato in conferenza che l’olandese potrebbe essere il vice Pjanic. Lunedì col Bologna spera di poter sostituire Nainggolan per dimostrare, prima di tutto a se stesso, che la paura di non tornare è solo un lontanissimo ricordo.

Fonte: Repubblica.it

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