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SASSUOLO-ROMA Spalletti: “Fondamentale vincere la partita anche soffrendo. Nessun problema né con Dzeko né con i dottori. Salah? E’ un campioncino”

Spalletti
Spalletti

La Roma ha espugnato il Mapei Stadium battendo 2-0 il Sassuolo. Di seguito le parole di Luciano Spalletti:

Seconda vittoria consecutiva. Tanto bel gioco e anche tanta sofferenza. Da cosa partiamo?
“La cosa fondamentale è aver vinto la partita. Nel primo tempo la squadra è stata molto brava nel fare del possesso palla la sua qualità, poi a interpretare il momento di andare dietro la linea difensiva e fare superiorità numerica meritandosi un risultato più netto. Non essendoci riusciti poi è diventato tutto più difficile perché il Sassuolo è una grande squadra allenata da un grande allenatore. Aver sofferto qui è un merito in più, è stato corretto che la Roma ha vinto la partita”.

Un altro merito è stato quello di aver cambiato la comunicazione. Lei sembra un ‘picconatore’
“Non sto dispensando niente, gli volete sempre dare il taglio che vi pare e non ci potete sempre dire di tutto. Io ho detto che siccome questa era la settimana che li potevo allenare di più, si sono fatti male quindi ho detto che i dottori devono essere da Roma per nascondere una mia pecca. E voi ‘ce l’ha con i dottori’, ma perché? Il nostro è bravissimo, ti manda messaggi dall’ospedale quando stanno male i giocatori, è un amico”.

Qualcuno nei fogliettini aveva azzeccato la formazione? E chi?
“Io gli ho lasciato dei fogli bianchi, poi li ho presi tutti in mano e gli dicevo 11, 11, 11, 11…ho letto tutti fogli dove avevano scritto 11 giocatori e mi hanno detto quindi che posso scegliere solo 11 giocatori, non era per scegliere chi doveva giocare o meno”.

Quindi non c’è una formazione?
“La formazione c’è perché si guarda chi sta meglio nel momento, chi si allena meglio perché poi contro il Sassuolo devi pedalare. Se non hai condizione fisica è difficile venir fuori da qui”.

Da cosa è dovuto il calo della ripresa? Mi è sembrato non fosse soddisfatto di come faceva ripartire l’azione Keita.
“Nel primo tempo ci sono state due occasioni nettissime per raddoppiare. Seydou è quello che ti rida equilibrio perché loro poi non ti danno punti di riferimento tra terzino centrocampista e esterno alto, lui doveva andare a chiudere li e non dovevamo far giocare Magnanelli. Dovevamo chiudere dove loro iniziavano l’azione, poi il mediano davanti alla difesa deve comandare il gioco vista la sua esperienza e io gli stavo dicendo solo quello”.

Perotti può far risvegliare Dzeko?
“Il problema Dzeko non sussiste, perché è un ragazzo che è abituato a ricevere più palloni quindi dipende da noi. Noi dobbiamo avere più fiducia in lui, ancora non si è capito come servirlo, dobbiamo sforzarci prima noi poi lui ci darà un grande contributo perché è un grande giocatore”.

Nella Roma di prima non c’era questo grande pressing…
“Non è facile far quello che insegnano le squadre forti, devi essere stretto tu, attento quando c’è la perdita di palla. Sono situazioni da scegliere non molto facili e invece l’abbiamo fatto bene e quello è fondamentale perché dà fiducia alla squadra e ai tifosi, perché quando vedono che salti subito sopra all’avversario poi loro si esaltano e sono molto importanti per noi”.

Fonte: Mediaset Premium

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Qual è il significato di questa vittoria?
“Abbiamo fatto una buona prestazione sotto l’aspetto dello spirito, sotto l’aspetto della qualità, in tutto il primo tempo. Diventa importante vedere la partecipazione di tutti. Poi c’è stata anche un po’ di fortuna. Berardi è bravissimo ma in questo caso siamo stati fortunati. Le cose girano nel verso giusto e questo risultato ci può dare più tranquillità e quindi possiamo lavorare meglio”.

La posizione di Perotti, come è nata questa scelta?
“E’ nata per tentare di metterla su un piano tattico più corretto. Per non fargli fare quello che sono bravi a fare. Manganelli diventa il loro fulcro del gioco, lo usano sempre per portare la palla da una parte all’altra e se lo trovano occupato vanno in difficoltà e per noi diventa più facile. Nel secondo tempo ci hanno messo sotto anche grazie a degli errori nostri. Nel primo tempo potevamo andare sul 2-0 per cui bene così, in questi momenti conta il risultato”.

La posizione di Salah?
“Secondo me è un giocatore che ha bisogno del supporto e dell’entusiasmo e attraverso questi risultati troverà quello che manca. Oggi ha fatto un gran gol e bisogna fargli i complimenti. E’ un ragazzo semplicissimo e dopo un gol festeggia in quel modo, è un campioncino”.

De Rossi?
“Ha iniziato a sentire pizzicare il polpaccio per cui ha preferito in anticipo cominciare a parlarne e abbiamo deciso per la sostituzione, visto che il dolore aumentava”.

Salah potrebbe essere più pericoloso…
“Si è vero. Gli attaccanti devono avere la curiosità di andare a vedere cosa c’è oltre la linea della difesa e lui in questo momento non è molto curioso. Stasera gli avevo chiesto un lavoro di copertura. Partire da laggiù per arrivare oltre la linea difensiva non è così facile. Oggi è stato bravo”.

Perotti potrebbe fare la mezzala?
“Si, gli si può chiedere. Sa coprire la posizione. Se avessimo voluto cambiare qualcosa a centrocampo avrei invertito lui e Pjanic. Perotti ha passo e sa portare bene il pallone e non è facile, il pallone non è facile da agguantare”.

Lo scherzo di Totti a Pjanic?
“Secondo me quando si rivedrà riderà parecchio (ride, ndr). Se l’avevo notato? Negli ultimi 10 minuti non mi rendevo conto proprio di niente, guardavo solo la palla. Totti è un attore ormai… (ride, ndr)”.

Un punto dal terzo posto. La Roma può rientrare nella lotta scudetto?
“Ci sono tanti ostacoli ma vengono uno per volta, se lo spirito è quello di stasera si può ricreare l’entusiasmo e potrebbe essere un bel miscuglio”.

Fonte: Sky Sport

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