LE PAGELLE DI ROMA-SAMPDORIA Quanta sofferenza. Perotti ancora sugli scudi. Florenzi tutto fare. Pjanic fantasma

Le Pagelle
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(G.Parisi – A.Papi) – Ecco le pagelle di Roma-Sampdoria:

Szczesny 7 La deviazione di Pjanic lo mette fuori gioco sul gol della Doria, ma non è comunque molto reattivo. Salva su Cassano al 41′. La traversa lo aiuta nei minuti di recupero.

Rudiger 6.5 Migliora di giorno in giorno sia fisicamente che tatticamente. Il secondo è ascrivibile al lavoro di Spalletti, il primo alla forza e all’abnegazione di un ragazzo conscio dei propri limiti ma con la giusta mentalità per diventare un giocare da Roma.

Manolas 6.5 Il suo recupero è fondamentale per restituire una fisionomia “normale” alla retroguardia giallorossa. Bravissimo in diversi anticipi e nei duelli in velocità con lo sgusciante Muriel. Non precisissimo nel finale ma la mira confusa della Samp evita danni.

Zukanovic 5.5 Il bosniaco contro i suoi ex compagni, forse si emoziona e non riesce a ripetere quanto di buono fatto contro Sassuolo e Frosinone. Non brillante e spesso in ritardo negli interventi, Spalletti lo richiama a fine primo tempo per Digne.

Maicon 6 Nel primo tempo è altissimo e si fa vedere spesso in avanti anche con discreto dinamismo e brillantezza. Allo scoccare dell’ora arriva il classico crollo fisico ma, alla terza di fila, si può anche giustificare.

Pjanic 5 Forse la peggior partita stagionale del centrocampista giallorosso. Sbaglia praticamente tutti i passaggi e gli stop, non si vede e non si fa vedere mai quando i compagni hanno la palla. Continua a mostrare evidenti limiti per fare il regista e anche negli inserimenti non ha il giusto tempismo per far male all’avversario. Peccato per quel destro sparato a lato.

Keita 6.5 Vuoi non vuoi, sarà lento, avrà 36 anni, non sarà più in grado di reggere certi ritmi, ma è l’unico vero costruttore di gioco che la Roma ha in rosa. Spalletti lo sa, e ne fa un intoccabile. Tutto sommato prova positiva.

Florenzi 7 Il gol ricorda Rudi Voeller, visto che si lancia da solo e conclude l’azione al termine di un coast to coast. Tanto per cambiare nell’arco dei 90′ ricopre 3 diversi ruoli, stavolta senza cadere in confusione. Il suo ritorno ad alti livelli è fondamentale per compiere il salto di qualità.

El Shaarawy 6.5 Sbaglia qualche passaggio e apertura, con conseguente mangiata di capa da parte di Spalletti. Il Faraone chiede scusa e continua a giocare con personalità e la giusta brillantezza. Alla terza partita consecutiva, sforna comunque un assist per Perotti e va vicinissimo al gol con una conclusione potente ma imprecisa al 27′ st. Prezioso.

Salah 6.5 Recuperata la condizione fisica che lo aveva abbandonato gli ultimi due mesi, si è rivisto il giocatore in grado di far la differenza nella trequarti avversaria. Paradossalmente troppo altruista nei contropiedi finali.

Perotti 7 Si rivela acquisto azzeccatissimo per quantità e qualità espresse. Alla faccia della poca confidenza con il gol tira fuori un destro al volo dal limite dell’area che mette al sicuro il risultato, almeno fino agli assalti finali degli uomini di Montella.

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Digne 6 Baldini lo richiama in continuazione per limitarne le evidenti lacune tattiche. Va però detto a suo vantaggio che nell’uno contro uno è tignoso il giusto.

Dzeko 5 Assolutamente non in condizione, il suo ingresso diventa un fattore negativo per la squadra. Nessuna giocata da segnalare, solo tanti errori.

Iago sv

All.: Spalletti 6.5 Il lavoro tattico c’è e inizia a pagare. La squadra cambia senza troppi affanni due-tre moduli nei 90′ senza perdere lucidità. Purtroppo il fattore fisico rimane un handicap costante, ma non è ascrivibile a lui. La strada è lunga ma ben avviata.

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