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L’ANALISI di FIORENTINA-ROMA Aggressività iniziale, difesa (quasi) ordinata e contropiede. Florenzi e Manolas giganti. Salah e Gervinho, gol e sacrificio

L'analisi della partita
L’analisi della partita

(D.Luciani) – Prova del nove. Sorpasso. Operazione vetta. La Roma sbanca il “Franchi” per 2-1 e diventa la capolista grazie ad una gara in cui ha dimostrato di avere le potenzialità per diventare la squadra da battere in questo campionato. Partenza aggressiva e gol del vantaggio con una straordinaria giocata di Mohamed Salah. Riorganizzazione tattica col 4-1-4-1 e raddoppio in contropiede con un Gervinho micidiale. Poi fase difensiva finalmente attenta e quel pizzico di fortuna che serve a chi vince. I meriti di Garcia si fondono con quelli della squadra, unita nella lotta: il tecnico e Norman hanno recuperato mentalmente e fisicamente Gervinho, capace addirittura di ripiegare spesso e volentieri sulla propria linea difensiva.

Sacrifici costanti per l’ivoriano e per Salah, a coadiuvare le grandi prestazioni di Florenzi (migliore in assoluto) e Digne. Centralmente De Rossi ha dovuto abdicare dopo aver riavviato l’azione del raddoppio e al suo posto Vainqueur è stato autore di un’ottima prova, solida e concreta. Importantissimo il salvataggio al 7′ della ripresa anticipando Vecino a due passi da Szczesny. In avanti enorme partita giocata anche da Edin Dzeko, lasciato terminale solitario per quasi un’ora: ha dato costante respiro alla difesa, proteggendo il pallone e giocandolo sempre con qualità. Peccato solo per l’occasione mancata alla mezz’ora della ripresa, col perfetto cross di Florenzi ciccato al volo a due passi da Tatarusanu.

Capitolo difesa: Manolas ha dovuto fare gli straordinari, Rudiger lo ha aiutato soltanto sui calci d’angolo. Nel primo tempo il tedesco si è fatto sorprendere due volte alle spalle dai passaggi filtranti dei viola. Kalinic lo ha graziato al 15′ spedendo alto il pallonetto su Szczesny in uscita. Il portiere polacco si è ben esibito su una botta dal limite di Vecino (messa in angolo con l’aiuto della traversa). Per Rudiger difficoltà anche nella costruzione del gioco, dato che De Rossi era marcato a turno da Ilicic e Borja Valero. Anche nella ripresa l’ex Stoccarda ha sofferto la mobilità di Kalinic che all’83’ si è presentato nuovamente davanti a Szczesny su assist di Ilicic: alle stelle il tiro del croato.

Ma se la Fiorentina ha sfiorato il gol per riaprire la partita, la Roma ha avuto tre occasioni in contropiede per chiudere il match con la terza rete nella ripresa: oltre alla succitata occasione per Dzeko, all’8′ Gervinho ha lisciato un cross di Nainggolan a quattro metri dalla porta e due minuti più tardi, da una gran giocata di Dzeko, è arrivato il salvataggio sulla linea di Bernardeschi su tap-in di Pjanic. Il gol di Babacar a trenta secondi dalla fine è forse il premio alla qualità della Fiorentina, capace di lasciare il 29% di possesso palla alla Roma (dato più basso dal 2005-2006), e un regalo di Torosidis, entrato per ‘cementare’ il vantaggio.

Alla fine l’immagine più bella è Alessandro Florenzi che, al fischio finale, porta la squadra sotto il settore dei tifosi giallorossi. Con quella fascia al braccio. Quella fascia che dal 1927 ad oggi ha dentro un cuore.

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