IL MESSAGGERO Roma, Salah t’aspetto

Salah
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(S, Carina) – Nei giorni in cui si celebra il trentennale del film ‘Ritorno al Futuro’ – in cui protagonisti venivano catapultati nell’avvenire (ottobre 2015) grazie alla De Lorean, bizzarra e magica macchina del tempo – domenica il ritorno al (recente) passato di Mohamed Salah non sarà altrettanto entusiasmante. Un po’ perché l’egiziano sta attraversando un calo di rendimento (nascosto dai gol del 4-1 col Carpi e del 3-0 con l’Empoli) ma soprattutto per l’accoglienza che la città di Firenze gli sta preparando. Sì, perché per una volta la città dei Guelfi e Ghibellini si mostrerà unita nel contestarlo. L’ordine della curva Fiesole è chiaro: fischiarlo ogni volta che toccherà il pallone, dal primo all’ultimo minuto. E per diffondere il tam-tam è stata aperta anche una pagina su Facebook (‘Fischiare Salah tutta la partita’). In tanti hanno già comprato il fischietto.

LA VICENDA – Perché tutto questo astio? Bisogna fare un passo indietro. A gennaio Salah si trasferisce in prestito dal Chelsea alla Fiorentina che crede di essersi tutelata quando a fine stagione rinnova unilateralmente l’accordo, inviando un bonus di un milione al club inglese (poi restituito). Il calciatore invece si ritiene libero di tornare a Londra (e accettare offerte di altre squadre), grazie alla sottoscrizione di una carta privata che gli permette di accettare o meno il rinnovo propostogli dai Della Valle. A Firenze però sostengono che quel documento non depositato e fatto firmare dal consigliere Mencucci vale zero. In questo contesto, quest’estate s’inserisce la Roma che tratta con il Chelsea, acquisendo prima il cartellino in prestito, divenuto definitivo dopo poche presenze in campionato. Attualmente Mencucci, pur rimanendo nel cda viola, è passato ad occuparsi del calcio femminile e la questione è finita davanti alla Fifa (la Fiorentina chiede un indennizzo) che entro la fine dell’anno si pronuncerà. Un paio di giorni fa, nuovo botta e risposta tra le parti. Proprio Mencucci ha ricordato come la questione sia «tutt’altro che chiusa, c’è un procedimento aperto alla Fifa che deciderà se il suo comportamento è stato giusto o meno. Eventualmente il giocatore sarà sanzionato nel modo che il massimo organismo continentale riterrà opportuno». Di diverso avviso il ds giallorosso Sabatini: «Ognuno ha la sua opinione, non entriamo nella vicenda. Non siamo i diretti interessati ma Salah non sarà squalificato perché non esistono i presupposti». Paradossalmente più che con l’egiziano, al quale non viene comunque perdonato il tradimento, i tifosi viola sono infuriati con l’agente del calciatore, Ramy Abbas. Poco dotato di diplomazia, l’avvocato dopo aver intimato al suo assistito di non aprire bocca sulla vicenda, ha pensato bene di occuparsi in prima persona della comunicazione. A volte facendosi prendere la mano, con provocazioni che hanno lasciato il segno. Qualche esempio? Messaggi su Twitter del tipo: «Se la Fiorentina vince la causa, vengo a Firenze a cuocere kebab per tutti». Oppure, da quanto la squadra di Paulo Sousa è in vetta alla classifica: «Deve far male cadere da così in alto…». Salah si è attenuto invece al più rigoroso e rispettoso silenzio. Che tuttavia non gli risparmierà una contestazione ad personam.

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