L’ANALISI di VERONA-ROMA Garcia stecca la prima: Torosidis e Rafael regalano i gol, poi il portiere veronese ferma tutti

L'analisi della partita
L’analisi della partita

La Roma inizia il nuovo campionato con lo stesso risultato tanto odiato la scorsa stagione: un 1-1, un pareggio come i tanti che hanno rovinato l’ultima stagione. Contro l’Hellas Verona di Mandorlini formato catenaggio alla Nereo Rocco,  i giallorossi non sfondano, sbandano e rischiano anche di perdere col gol di Jankovic. Infilati proprio a sinistra, dove manca l’ultimo tassello atteso dal calciomercato. Con poco ritmo e bassa intensità per più di un’ora, la Roma evita la sconfitta grazie ad un tiro da quasi 30 metri di Florenzi e con la complicità di Rafael. Il portiere veronese però da quel momento diventa insuperabile, in special modo per Pjanic e Nainggolan che nel finale sfiorano la vittoria che ai punti sarebbe stata meritata. Ma il calcio non è il pugilato e i primi due punti persi lasciano amarezza.

FIAMMATE – Sull’insidoso terreno del Bentegodi (i giocatori dovranno contare i rimbalzi ad ogni passaggio), la Roma capisce subito l’andamento della gara: Verona pronto al pressing spasmodico dentro la propria metà campo con Greco regista schiacciato e linea difensiva al limite della propria area di rigore per togliere profondità a Dzeko e alla velocità di Gervinho e Salah. I gialloblu puntano sempre il lato difeso da Florenzi, sempre attratto dal pallone e poco propenso nel difendere la parte esterna. Proprio in questo modo, dopo sessanta secondi, Juanito Gomez può calciare dal limite verso Szczesny ma la mira del veronese è alta. Pjanic, partito trequartista alle spalle di Dzeko ma subito abbassatosi a mezzala, cerca di farsi dare il pallone per combinare col connazionale e con Salah ma i gialloblu intasano tutti gli spazi e soffocano il palleggio giallorosso. Gli unici pericoli creati dalla Roma arrivano quando Dzeko riesce a lavorare bene di sponda. Al 22′ il centravanti crea lo spazio per l’azione sulla destra, la difesa del Verona non allontana bene e consente a Nainggolan di arrivare al tiro indisturbato dai quindici metri: il belga calcia debole e centrale di sinistro con tanti ringraziamenti da parte di Rafael. La gara vive di fiammate e, mentre la coppia Manolas-Castan tiene a bada Toni con le buone e con le cattive, i raddoppi di Sala e Pisano su Gervinho e di Hallfredsson e Souprayen su Salah non consentono alla Roma di passare sugli esterni. Ci riesce Dzeko al 37′, prontamente steso dal difensore francese: dalla punizione battuta da Florenzi, la palla finisce proprio a Gervinho il cui destro a giro dal limite finisce largo due metri. Nel finale il Verona pareggia le occasioni: al 40′ Florenzi si fa nuovamente attrarre dal pallone, lasciando a Souprayen lo spazio per il tiro. Szczesny è attento e piazza la smanacciata in tuffo. Sul conseguente angolo, dormita di Castan su Jankovic e stacco dell’attaccante salvato da De Rossi mezzo metro prima della linea.

RAFAEL REGALO E RISCATTO – Basterebbero tre minuti alla Roma per sbloccare la ripresa ma in mischia Manolas riesce a schiacciare di testa tra le mani di Rafael dall’interno dell’area piccola. Il difensore greco, messo nei guai da un disimpegno corto di Szczesny, rischia la frittata al 10′: Hallfredsson gli togli palla al limite e tira, il portiere giallorosso si riscatta respingendo prima sull’islandese e poi sul tap in di Juanito Gomez. Al 16′ la difesa della Roma sbanda totalmente e regala il vantaggio al Verona: Manolas sbaglia la respinta di testa, Hallfredsson crossa per Jankovic perso da Torosidis. Troppo facile l’interno destro per il serbo che batte Szczesny tornando a segnare proprio alla Roma, purgata anche lo scorso anno. 1-0. Garcia cerca di svegliare i suoi col doppio cambio: fuori Salah e De Rossi (zoppicante), dentro Iago Falque e Keita. Il cambio addormenta i riflessi di Rafael che al 21′ regala il pareggio a Florenzi andando va a vuoto nel respingere il tiro da lontano dell’esterno romanista. Da qui alla fine è solo Roma, col Verona scosso solo dalle proteste del Bentegodi per ogni minimo contatto subito/provocato da Toni. Rafael però abbassa la saracinesca e salva a ripetizione sui tiri di Dzeko (23′) e Pjanic (28′) e sul cross di Florenzi (24′). Le tre migliori chances giallorosse capitano a Pjanic e Nainggolan, sempre bravi a costruirle in coppia: al 32′ un tiro di collo destro del bosniaco finisce largo per centimetri e al 43′ è fenomenale Rafael a deviare sul palo un tiro mancino ravvicinato sempre di Pjanic. Nel mezzo un colpo di testa alto di Dzeko (40′). Infine, ad un minuto dal termine, è Nainggolan a chiamare il portiere brasiliano alla deviazione in angolo con un colpo di testa.

Otto occasioni più il gol di Florenzi costruite nella ripresa, sette dopo il pareggio: nonostante gli innesti di Dzeko, Salah e Iago Falque, la Roma riparte con la mancanza di gol e con due-tre dormite difensive che permettono agli avversari di passare in vantaggio. Tutta da perfezionare l’intesa di Manolas e Castan, con il brasiliano in grande sofferenza sia in marcatura sia in impostazione. Per Sabatini ora l’ultima settimana per completare la rosa e non buttare all’aria un’altra sessione di mercato.

Daniele Luciani

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