GAZZETTA DELLO SPORT Immobile-Roma è più di un’idea Gervinho ai saluti

Ciro Immobile
Ciro Immobile

(D. Stoppini) Pensi a Robin Van Persie, che ieri si è mosso tra via Veneto, piazza del Popolo e piazza di Spagna, spiazzando per qualche minuto le certezze e i sogni giallorossi. E invece lo sfondo del desktop è bene immaginarlo con la faccia di Ciro Immobile, napoletano di Germania con una voglia di tornare in Italia che la metà basta. Chissà se basterà alla Roma, di certo molto più attratta dall’idea di mettere al centro dell’attacco l’azzurro, piuttosto che l’olandese del Manchester United. Che pure a Trigoria è stato proposto nelle scorse settimane, attraverso un intermediario, ma l’ingaggio da 8 milioni di euro netti ha frenato ogni possibile approccio.

PREZZO FISSATO L’ingaggio non è invece un problema per Immobile, ora al Borussia Dortmund, spinto al rientro in Italia anche da motivi familiari. Lo sanno bene a Trigoria, se è vero che va raccontato di un incontro tra i dirigenti della Roma e il manager dell’attaccante, Alessandro Moggi. Un modo per sondare il terreno e per capire le condizioni dell’affare. A Dortmund il prezzo l’hanno fatto: con 14 milioni di euro Immobile si porta via, lui che un anno fa di questi tempi fu pagato poco meno di 20 milioni dal Borussia (19 e 680 mila euro, per l’esattezza).Cifra non impossibile per la Roma, ma pure per gli altri due club sulle tracce di Immobile, il Milan e il Napoli in caso di cessione di Higuain.

CIAO GERVINHO  La cessione che invece potrebbe favorire l’operazione Immobile a Trigoria è quella di Gervinho, operazione che vive ore cruciali. Si viaggia su numeri speculari a quelli di Immobile: oggi sbarcherà a Roma il presidente dell’Al-Jazira, disposto ad offrire 14 milioni di euro al club di Pallotta e un ingaggio da circa 8 milioni netti all’ivoriano. Cifre da far girare la testa, abbastanza per convincere i dirigenti giallorossi a dire sì. La cessione sembra vicina, sarebbe una manna per le casse giallorosse, considerato che l’ivoriano arrivò dall’Arsenal nell’estate del 2013 per 8 milioni di euro più 1,75 di bonus. Sarebbe una plusvalenza doc, oro colato anche di fronte alle sanzioni comminate dall’Uefa per il Financial fair play, con il club di Trigoria chiamato a chiudere almeno in pareggio la prossima finestra di mercato. Tutto fila liscio, se non il fatto che l’attaccante è da sempre considerato il pupillo di Rudi Garcia. Come la prenderà il tecnico francese? La Roma evidentemente conta di fargli digerire l’addio dell’ivoriano con l’arrivo di una pedina di alto valore dal profilo simile: Cuadrado e Konoplyanka sono due idee, per un attacco che si preannuncia rivoluzionato.

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