(F. Oddi) A scudetto appena vinto, i genitori gli hanno anche fatto il coro, a Federico Coppitelli, e Bruno Conti, mentre parlava alle telecamere, gli ha portato ai piedi la Coppa: quando vinse lo scudetto Giovanissimi un anno fa dovette dividere la copertina con Gianluca Scamacca, ben più di una spanna sopra i compagni, stavolta è tutta sua, nonostante la pregevolissima fattura del 2-1 ai supplementari di Tumminello. «Un complimento particolare a mister Coppitelli e ai suoi collaboratori: è una soddisfazione che si porteranno dentro per tutta la loro vita sportiva», ha scritto Francesco Totti nel suo blog, concludendo che «il nostro settore giovanile è sempre stato uno dei migliori e lo ha confermato per l’ennesima volta».
IN CRESCENDO Farà 31 anni a ottobre, il tecnico di Frascati, da 4 allena a Trigoria, ed è andato in crescendo: il primo anno arrivò alle Final Eight del campionato Giovanissimi, l’anno dopo finale scudetto persa ai rigori con l’Inter, al terzo tentativo la finale scudetto è stata vinta, contro la Juventus, al quarto pure, con tutto che era il primo nella categoria Allievi. Con gli stessi ragazzi, i ’98, che avevano perso nel 2013, integrati dai sei ’99 campioni d’Italia, Pellegini, Antonucci, Marcucci, Cappa – autore del gol dell’1-1 a tempo scaduto – Valeau e Kastrati.
DISCHETTO «C’era la paura di perdere un altro scudetto ai rigori – rivela Coppitelli – e avevamo giocato meno bene di quella volta. Venivamo da una grandissima prestazione col Milan, abbiamo pagato giocando meno bene del solito. Ma siamo contenti». Ieri sera abbuffata in pizzeria, domani Supercoppa col Novara, campione d’Italia Allievi Lega Pro, alle 17.30 ad Abbadia San Salvatore. Ovvero il campo del trionfo coi Giovanissimi di un anno fa.