GAZZETTA DELLO SPORT Nainggolan: “Io non posso comprarmi, tocca al club”

Roma-Atalanta Nainggolan a fine partita
Roma-Atalanta Nainggolan a fine partita

(A. Pugliese) Se venerdì aveva lanciato i primi messaggi al club (quasi un invito a fare presto), ieri Radja Nainggolan è stato ancora più chiaro. Così, concluso l’ultimo allenamento stagionale, fuori dal centro sportivo di Trigoria si è fermato a firmare alcuni autografi ai tifosi giallorossi. «Io voglio rimanere qui, ma non posso comprarmi da solo. Il campo ha parlato per me, adesso sono loro (riferito alla società, ndr) che si devono far sentire». Messaggio chiarissimo: come dire “sono in attesa anche io, ma non dipende più da me”. Già, e di fatto è così, con la Roma che nella prossima settimana andrà a caccia di un accordo «quadro» con il Cagliari che riguardi Nainggolan e Ibarbo (si va verso la conferma del prestito a 2,5 milioni di euro) e da cui dovrebbe invece restare fuori Davide Astori («Se resto? Vediamo…», ha detto il difensore bergamasco sempre fuori Trigoria).

Poi, una volta risolta la questione del riscatto con il club sardo, la Roma tornerà a trattare con Nainggolan per il rinnovo del contratto (che in caso di riscatto vedrà allungarsi la sua scadenza in automatico dal 2018 al 2019). Ballano circa 500mila euro per arrivare ai 3 milioni (più bonus) chiesti dal belga. Ed a chi gli dava appuntamento a Pinzolo (ritiro a partire dal 6 fino all’11 luglio), Nainggolan ha invece risposto così: «Non ci sarò perché ora vado in nazionale. Ci vediamo direttamente per la tournée in Australia». I tifosi ci sperano eccome, ovviamente.

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