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GAZZETTA DELLO SPORT Gervinho-Iturbe, le frecce spuntate

Chievo-Roma Gervinho
Gervinho

(C. Zucchelli) – Magari la sfortuna di Gervinho sarà la fortuna di Iturbe. Perché considerando la stagione dell’argentino, fermo a un gol in campionato segnato sette mesi fa, di buona sorte l’attaccante sudamericano ne avrebbe bisogno, eccome. Così come avrebbe bisogno di un corso accelerato di quello che un giocatore, al 90′ di una partita che si sta perdendo in casa di una squadra nettamente inferiore, non deve mai fare. Il colpo di tacco che Iturbe prova, fine a se stes-so e senza nessuna utilità per la squadra, è la fotografia di quello che la Roma è diventata col passare dei mesi: un insieme di singoli, alcuni dei quali molto bravi, e non più un gruppo.

VIZIATO Gettare la croce sulle spalle dell’ ex giocatore del Verona, comunque responsabile per avere vissuto una stagione assolutamente anonima, sarebbe ingeneroso, visto che tra Florenzi, Totti, Gervinho e Ljajic (attaccanti che hanno iniziato la stagione con lui) è quello che ha giocato meno in campionato con 1221′. Tutto il contrario di Gervinho, ben 1958′ nonostante l’assenza per la Coppa d’Africa. L’ivoriano, definito «viziato» da più di qualche compagno già nei mesi scorsi, è lontano parente di quel giocatore che la scorsa stagione era una manna dal cielo per i compagni e l’incubo delle difese avversarie. Il suo rendimento è cambiato in tutto e per tutto, l’atteggiamento con la squadra anche, solo una cosa non è cambiata: l’impiego da parte del tecnico Garcia.

GARCIA SI ARRABBIA Emblematico quanto successo sabato sera a Milano: nonostante l’ivoriano già in settimana non avesse tirato in allenamento, il tecnico lo ha schierato titolare e, quando si è fatto male, ha imprecato in diretta tv. Tanto che avrebbe voluto subito cambiarlo e invece Gervinho è rimasto in campo per qualche minuto, irritando tecnico e compagni. Lo scatto con cui ha concluso la sua partita rischia di essere anche quello con cui ha concluso la sua stagione. E considerando come ha giocato in questi mesi non è detto che sia un male per la Roma. Certezze, comunque non ce ne so-no, perché ieri ha fatto fisioterapia e gli esami sono previsti per oggi o al massimo domani. Lo staff medico teme una lesione, difficile che si tratti soltanto di una contrattura.

CESSIONE? – Se per avere notizie sulla sua salute bisognerà aspettare soltanto qualche ora, di più bisognerà attendere per capire il futuro. Gervinho gua-dagna tanto (2.9 milioni netti più premi), ma ha anche tanto mercato (grazie alla potenza del procuratore, allo scorso campionato e della coppa d’Africa) e un suo addio non è più un’ipotesi così remota. An-che perché sembra difficile che Garcia, come in passato, metta Trigoria a ferro e fuoco in caso di addio. Diverso il discorso per quanto riguarda Iturbe: la Roma ci ha investito tanto e continuerà a farlo. A patto che però l’argentino cresca: tattica-mente e soprattutto mental-mente. Dopo una stagione di apprendistato, nessuno gli concederà la possibilità di sbagliare ancora.

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