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L’ANALISI di FIORENTINA-ROMA Di buono solo il risultato. L’uscita di Pizarro cambia il match

L'analisi della partita
L’analisi della partita

Al fischio finale dell’andata degli ottavi di finale contro la Fiorentina, per la Roma l’unica nota positiva è il risultato. L’1-1 del Franchi è l’ennesimo pareggio, stavolta da sottolineare con un abbozzo di sorriso visto che giovedì prossimo all’Olimpico si parte in vantaggio. Saranno i viola a dover segnare per passare il turno, questione non troppo complicata se la Roma sarà la solita del 2015. Neanche l’aria d’Europa ha fatto bene alla squadra di Garcia che continua a ripetere gli stessi errori. E’ stato un colpo di testa di Keita (favorito da una dormita colossale di Basanta) in una mischia da calcio d’angolo a salvarla, quasi un imprevisto dati i pochissimi gol realizzati su palla inattiva quest’anno.

DE ROSSI STOP – Schierata col 3-5-2 con Joaquin e Alonso esterni e il rientrante Pizarro in cabina di regia, la Fiorentina è stata più tonica, più reattiva rispetto a quella maltrattata dalla Lazio lunedì. Un errore clamoroso di De Rossi ha spianato la strada del vantaggio a Ilicic. La bandiera De Rossi si è poi chiamata fuori: infortunio? Chi lo può sapere. Dopo solo tre minuti, bis del n°16 giallorosso che con l’ultima rincorsa della sua partita ha chiuso in angolo il contropiede viola. Dentro Pjanic. E al 24′ ha dato forfait anche Manolas: probabile stiramento alla schiena per chiudere in extremis su Basanta lanciato verso Skorupski. E’ entrato Astori, si sono serrati i ranghi con Keita fulcro e Pjanic un filo più pimpante per almeno mezzora. Da una combinazione del bosniaco è nata la migliore palla gol della Roma nel primo tempo: minuto 43, scambio stretto e filtrante per Florenzi il cui tiro termina sui piedi di Ljajic dopo la respinta di Neto. Il serbo è riuscito a sbagliare il primo rigore (in movimento) della partita regalando il pallone alla Fiesole. La partita cambia sull’infortunio di Pizarro, costretto ad uscire problema muscolare.

LJAJIC E KEITA – Badelj centrale non ha i tempi e la qualità del cileno, Nainggolan e Pjanic trovano più facilmente il modo per contrastare la mediana viola. Proprio il belga all’11’ della ripresa è riuscito a trovare Ljajic in area con un morbido lob ma il serbo invece di calciare ha finito per cercare di dribblare la sua ombra facendosi chiudere da Tomovic. Un minuto più tardi la possibile svolta: Keita prova l’ennesimo lancio alle spalle dei difensori e stavolta Iturbe riesce ad incunearsi saltando Neto. L’argentino va giù a contatto col portiere e lo spagnolo Lahoz indica il dischetto tra le proteste mostrando il giallo al portiere. Ma dopo Lamanna a Genova, Ljajic riesce a far fare bella figura anche a Neto che gli respinge la conclusione debole e quasi centrale. L’estremo difensore brasiliano è sveglio al 21′ quando riesce a fermare Nainggolan in scivolata sulla propria trequarti. Al 30′ entra Gervinho per Ljajic e il portafortuna di Garcia ha i suoi effetti. Minuto 31, angolo di Florenzi e girata aerea vincente di Keita tra Basanta e Tomovic. Quattro ruoli anche oggi per Florenzi, che ha giocato gli ultimi 20 minuti da mezzala per coprire i vuoti lasciati da Pjanic sugli inserimenti prima di Borja Valero e poi di Mati Fernandez.

E nel quarto d’ora finale ci sarebbe anche l’opportunità di vincerla, ma al 36′ Iturbe vanifica la ripartenza lanciata da Torosidis calciando alto dal limite con tutto lo specchio a disposizione. E’ una Roma che sa reagire e pareggiare, ma ad oggi sembra impossibile riuscire a vincere. Ora due opportunità per sfatare il tabù Olimpico: la Samp in campionato lunedì e il ritorno con la Fiorentina giovedì prossimo per cercare di dare ancora un senso ad una stagione fatta di proclami finora disattesi.

A cura di Daniele Luciani

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