GAZZETTA DELLO SPORT Arriva bad boy Johnson. Corsa e spinta sulla fascia

Glen Johnson
Glen Johnson

(A. Pugliese) La prima volta, con Maicon, è andata bene (molto all’inizio, meno ora). La seconda, con Ashley Cole, decisamente no. Ora Walter Sabatini sta per chiudere il terzo colpo Oltremanica, ancora un terzino, Glen Johnson, in scadenza a giugno. L’esterno del Liverpool, rispetto a Maicon e Cole, ha una qualità in più: gioca a destra, ma può farlo pure a sinistra. Il prototipo che cercava il d.s. giallorosso, che nei giorni scorsi ha sondato anche Davide Zappacosta, valutato però dall’Atalanta circa 7-8 milioni di euro.

SFOGO SU SFOGO Johnson a dicembre sul suo profilo facebook si sfogò così: «Voglio giocare per un club che mi vuole davvero. Si dice che il Liverpool mi abbia proposto il rinnovo, con ingaggio dimezzato, ma la verità è che non mi è stato offerto nulla». Già, forse anche perché strada facendo la posizione di Rodgers, suo estimatore, non era più salda come prima. E forse perché a quasi 31 anni, rinnovare con un terzino che guadagna 4,5 milioni di euro non è semplice. «Da dicembre non è cambiato nulla, so solo che giocherò qui altri due mesi, poi non so — ha detto Glen in questi giorni a Liverpool Echo — Mi sento ancora giovane, sto pensando ad un’avventura all’estero». In Italia, esattamente, proprio alla Roma che ha bisogno di un terzino come lui.

CHI E‘ Ambidestro, Johnson ha corsa, è bravo nelle chiusure e sulle diagonali difensive, sa sovrapporsi e crossare.Cresciuto nel vivaio del West Ham, ha giocato al Millwall (Championship), per poi affondare le radici in Premier proprio con West Ham, Chelsea, Portsmouth e Liverpool, vincendo una Premier, una Fa Cup e due League Cup. Al suo attivo ha 54 presenze con l’Inghilterra, due Mondiali, un Europeo ed un passato con maestri come Mourinho e Capello, da cui ha preso insegnamenti che prova a trasmettere ai ragazzi della sua scuola calcio, a Dartford, 25 chilometri a est di Londra, dove è cresciuto.

VITA PRIVATA La sua vita è stata segnata dal divorzio tra mamma Wendy e papà John, quando Glen aveva circa 9 anni. Una battaglia legale che portò Johnson a prendere il cognome della mamma e perdere quello del padre (Stephens), che lo riconobbe guardandolo in tv dopo dieci anni di buio. John era tifoso del Tottenham e chiamò Glen così in onore di Glenn Hoddle. Dopo il divorzio, mamma Wendy visse un po’ per strada, un po’ negli ostelli con Glen, il piccolo Louis e la figlia avuta da un precedente uomo. Ferite che hanno portato Johnson ad avere un carattere particolare. Da qui l’etichetta di bad boy, i litigi con Mourinho e l’odio per i giornalisti. Ma alla Roma tutto questo non interessa, dovesse risolvere il problema del terzino sarebbe il benvenuto.

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