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IL MESSAGGERO Fuoriserie in cambio di droga: 18 arresti. C’è anche l’ex giallorosso Cherubini

Gianluca Cherubini
Gianluca Cherubini

(M. De Risi) Erba stupefacente in cambio di fiammanti e costose auto di lusso. Un traffico da milioni di euro gestito da una banda profondamente radicata al Prenestino e Torpignattara che aveva collegamenti con criminali olandesi. Ci sono voluti due anni d’indagine della polizia stradale, coordinata dalla Distrettuale antimafia, per fare luce su un’organizzazione specializzata nel traffico internazionale di droga e nel riciclaggio di auto e che usava metodi particolarmente violenti con chi osava ostacolarli: pestaggi ed estorsioni a mano armata. Nel calderone è finita anche una gloria calcistical’ex giocatore di serie A Gianluca Cherubini, una carriera tra luci e ombre che nel 1995 l’ha visto militare anche nella Roma. L’ex atleta è accusato di aver fatto parte della ”gang” ricoprendo il ruolo di ”recupero crediti”. Quando c’era qualcuno che non rispettava gli ordini della banda, secondo l’accusa, ci pensava Cherubini a regolare la ”pratica” usando la forza.

Ieri all’alba, gli uomini della polizia giudiziaria della Stradale hanno fatto scattare un blitz durante il quale sono finiti in manette undici persone, mentre altre sette sono state arrestate in Olanda. Le persone indagate sono 36. Il capo indiscusso, secondo gli inquirenti, è Domenico Carotenuto, 42 anni, residente a Villa Gordiani.

Il ”boss” gestiva una concessionaria sulla via Prenestina che era il punto di raccordo per riciclare le auto di lusso. I registri venivano falsificati e i mezzi, quindi, risultavano intestate a proprietari fantasma. I bolidi venivano esportati illegalmente in Olanda, dove i banditi locali, in cambio delle fuoriserie, davano ai criminali romani la ”Sensimilla”, un’erba stupefacente molto ricercata, con effetti simili alla cocaina. Un grammo costa oltre 20 euro.

COMMERCIO ESCLUSIVO –  La polizia ha accertato che la banda aveva il commercio esclusivo della ”Sensimilla” a Roma e in Abruzzo. Sono almeno sette i chili di droga sequestrati dagli investigatori durante l’indagine.

Non solo: c’era un uomo della banda che custodiva a casa un arsenale: sono state sequestrate sei pistole, un fucile e una quantità di esplosivo. Le intercettazioni e i pedinamenti degli investigatori hanno appurato come l’organizzazione riuscisse a imporre le sue regole e come potesse contare su giovani criminali affidando loro le auto di lusso.
«In pratica – racconta un investigatore – i ”boss” mettevano a disposizione i bolidi alle nuove leve che, però, con il passare del tempo, se volevano continuare a guidarli, dovevano compiere reati per l’organizzazione, spacciare droga o compiere estorsioni e pestaggi».
Un quadro allarmante che aveva creato omertà e dato prestigio criminale alle persone arrestate. E’ stato sequestrato anche un noto bar a Torpignattara considerato frutto dei ricavi illeciti della banda.
Poi c’è il capitolo olandese. A finire in manette alcuni componenti di un nota associazione motociclistica, la ”Motoclub Expendables”, famosa anche per la rivalità con un altro circolo di centauri del Nord Europa, la ”Motoclub Trailer Trash Travellers”. Fra i due gruppi, secondo la polizia, si sono registrate sparatorie, incendi dolosi e altri gravi reati.

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