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L’ANALISI di ROMA-EMPOLI Addio corsa Scudetto, la Roma di Garcia non c’è più. L’unico tiro in porta evita la sconfitta

L'analisi della partita
L’analisi della partita

Roma-Empoli scrive l’addio della squadra di Garcia alla competizione con la Juventus. L’ennesima prestazione scialba dei giallorossi si conclude con il quarto pareggio di fila in campionato, il quarto consecutivo in casa. Sconfitta evitata da un gol di Maicon arrivato casualmente, proprio colui che ha consentito all’Empoli di trovare il gol del vantaggio su rigore con Maccarone. Nell’occasione espulso Manolas e cambio folle di Garcia che toglie Totti invece del brasiliano per inserire Astori. Pochi minuti prima il francese era stato costretto ad inserire Florenzi al posto di Iturbe, infortunatosi alla gamba destra dopo un movimento innaturale di caviglia e ginocchio. Doppia distorsione. Altra tegola dopo l’operazione di Strootman in una squadra in cui il primo e basilare problema si chiama condizione fisica. La Roma di Garcia è durata tre mesi: settembre, ottobre e novembre. Poi è esplosa, scoppiata totalmente, tenuta a galla dalle prestazioni dei singoli. Anche oggi a salvarsi sono stati Nainggolan, Holebas, a tratti Keita e lo sfortunato Iturbe finché è stato in campo.

EMPOLI DOMINATORE – I toscani di Sarri vengono all’Olimpico e dominano come fatto da tutti gli ultimi avversari della Roma. Yanga-Mbiwa fa vivere una notte da sogno a Pucciarelli, mentre Pjanic sparisce davanti a Croce, un giocatore arrivato in A a 32 anni. Con un pressing alto neanche troppo esasperato e i lanci alle spalle dei centrali della Roma, l’Empoli sembra l’Atletico Madrid. La Roma, in fase di possesso, non fa il minimo movimento senza palla, finendo per provarci solo da fuori area e con iniziative personali, ma tutte le conclusioni terminano fuori. Inutili i tentativi di Holebas, Nainggolan e Iturbe. Ljajic prova i suoi dribbling stretti ma non calcia mai in porta. Mai. Lo zelante arbitro Russo espelle Saponara per doppio giallo e prima del 45′ si torna a giocare in parità numerica, 10 contro 10.

CAMBIO DI PASSO? – L’uomo in meno nuoce più all’Empoli, con Pucciarelli costretto a sfiancarsi rincorrendo Keita. Nainggolan trascina la squadra in ripartenze tanto volenterose quanto confuse. Il belga alla fine c’avrà provato cinque volte, inquadrando la porta solo su un cross basso di Holebas. Il pareggio arriva in maniera casuale: Ljajic si crea lo spazio per tirare ma tocca verso Pjanic, anticipato da Florenzi. Il romano non perde lucidità e serve a Maicon la palla dell’1-1. Gli ultimi segnali della Roma verso la porta dell’Empoli arrivano al 21′ e al 25′: prima Nainggolan trova un perfetto filtrante in area per Florenzi, ma il giallorosso perde il tempo della conclusione e viene chiuso da Rui. Poi il belga si guadagna una punizione dal limite: Pjanic trova il braccio di un empolese in barriera in area di rigore, ma Russo non fischia. Sarebbe rigore, ma dopo un’altra pessima, vergognosa prestazione, protestare è inutile.

OGGI VERDE, DOMANI DOUMBIA – Nei minuti finali Garcia tenta il tutto per tutto e…lancia nuovamente Verde. Niente da obiettare al giovane della Primavera, ma oggi in panchina c’erano lui e il compagno Vestenicky. Da domani avrà a disposizione Doumbia, pagato 14,4 milioni. Arriverà dalla Coppa d’Africa insieme a Gervinho quando la Costa d’Avorio terminerà la sua avventura. Basteranno per ritrovare il “caos organizzato” di Garcia in fase offensiva?

A cura di Daniele Luciani

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