ILTEMPO.IT La Roma raggiunge la vetta tra le proteste

Tifosi Roma
Tifosi Roma

(E.Menghi) – Tre punti tra le proteste. La Roma vince la prima partita del 2015, imponendosi 1-0 a Udine con un gol di Astori che ripropone il vecchio tema della tecnologia, e si appresta a guardare Juventus-Inter in tv, dalla vetta della Serie A. Nella settimana del derby, Garcia si concede qualche calcolo e tiene a riposo il diffidato Nainggolan, rilanciando dal primo minuto Strootman, acquisto di gennaio che la Roma ha in casa e intende sfruttare al massimo: oggi per la prima volta in campo per tutti i 90 minuti. Destro sembra invece destinato a fare la riserva a Totti, nonostante i problemi fisici accusati dal capitano a pochi giorni dal match del Friuli e la vicinanza della stracittadina che nessuno vuole perdersi. Mattia non era stato benissimo e alla fine resta in panchina anche quando il numero 10 lascia il campo. I giallorossi partono con convinzione e costringono l’Udinese nella sua metà campo nella prima frazione di gioco, ma appena trovano il gol le cose si ribaltano. I bianconeri tirano fuori l’orgoglio dopo l’1-0 di Astori al 17’ del primo tempo perché sentono di aver subito un’ingiustizia. Il difensore a metà con il Cagliari stacca bene in area sugli sviluppi di una punizione ben battuta da Totti, il suo colpo di testa rimbalza in prossimità della linea di porta, la supera per questioni di millimetri, l’addizionale Maresca scuote la testa e con sicurezza dice ad Astori che non è gol, ma l’arbitro Guida si batte la mano sul petto e si assume la responsabilità della rete giallorossa: «Ho visto io, è gol», si legge dal labiale del direttore di gara. Le prime polemiche del 2015 sono servite, la discussione sulla goal-line tecnhology non può non tornare di moda, perché i dubbi che i replay hanno sciolto alla millesima inquadratura sarebbero stati spazzati via in tempo reale con la tecnologia. Questo episodio segna inevitabilmente la partita, la decisione alla fine è giusta, ma per come è stata presa fa alzare il tasso di durezza in campo. Il Friuli intona «buffone» e fischia l’arbitro per ogni fallo concesso alla Roma. L’Udinese reagisce con un atteggiamento propositivo che fino al vantaggio giallorosso non si era visto, De Rossi deve respingere con il corpo il tiro a botta sicura di Di Natale, poi è lo stesso capitano bianconero a mettere un pallone prezioso sul secondo palo, dove però Geijo non arriva e Gabriel Silva va con il destro, lui che è mancino puro, e si divora il gol. Al 38’ Iturbe ha una bella iniziativa, lascia poi a Totti all’altezza del dischetto, ma Danilo si mette tra piede e pallone e Karnezis può parare senza problemi. La ripresa comincia con gli stessi ventidue, ma presto la stanchezza si fa sentire e Maicon e Totti vengono richiamati in panchina in favore di Torosidis e Florenzi. Pjanic e Iturbe vanno vicinissimi al raddoppio, poi sono i friulani a ritrovare il coraggio. La Roma perde Ljajic per infortunio, il serbo esce in barella con il ginocchio destro dolorante per il colpo subito da Pasquale e Garcia stupisce tutti mandando in campo Emanuelson, sparito dopo i dieci minuti con il Cagliari e messo sul mercato. L’olandese si presenta malissimo, rischia il rigore con un intervento al limite su Kone e poi si fa ammonire per un fallo di mano. Florenzi gli concede la palla del perdono, Emanuelson calcia in porta ma trova la risposta del portiere e l’angolo. In pieno recupero, l’ex Crotone scatta sul filo del fuorigioco e si crea una grande chance per chiudere definitivamente il match, ma Karnezis in uscita salva la porta. Finisce 1-0 al Friuli, la Roma mette pressione alla Juventus conquistando tre punti sul campo difficile che Garcia si aspettava. I giallorossi raggiungono in vetta la squadra di Allegri, chiamata a rispondere questa sera con l’Inter.

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