GAZZETTA DELLO SPORT Roma, Strootman si opera: se va bene, un mese fuori

Strootman
Strootman

(M. Cecchini) – A leggere la diagnosi, verrebbe quasi voglia di gonfiare il petto. «Sindrome di Ciclope» sembrerebbe dare idea di forza, di potenza, di quasi invincibilità (a meno che non ci sia un Ulisse nei paraggi). Per Kevin Strootman, però, significa tutt’altro: subito una preoccupazione, da domani chissà. La nuova visita effettuata ieri dal centrocampista della Roma ad Amsterdam, infatti, ha evidenziato «la presenza di una massa di tessuto fibroso, la cosiddetta “Cyclops Syndrome”, rispetto alla quale è suggerita la rimozione attraverso artroscopia».

ANSIA LEGAMENTO L’intervento in sé è abbastanza agevole. Dopo gli interventi sul legamento crociato spesso si forma del tessuto simile a una cicatrice che tende a svilupparsi, limitando l’articolarità del ginocchio. L’artroscopia, però, assume un ruolo rilevante perché sarà possibile valutare le condizioni del crociato lesionato gravemente contro il Napoli, nel marzo scorso, e che lo ha costretto a nove mesi di stop. Ad operare oggi l’olandese – ieri rientrato a Roma per poi tornare subito «a casa» e ricoverarsi, sempre accompagnato dal medico sociale Francesco Colautti – sarà la stessa équipe che è intervenuta sul suo ginocchio nella primavera scorsa, coordinata dai professori Van Dijk e Kerkhoffs. Per questo la prognosi al momento è estremamente variabile. Se tutto andrà per il meglio Strootman si fermerà circa un mese, qualora invece il legamento dovesse evidenziare problemi, allora la situazione si complicherebbe con esiti al momento imprevedibili.

KEVIN RASSICURA L’olandese, ovviamente, sa bene come il suo infortunio abbia riscosso grande clamore mediatico e così ieri si è premurato di lanciare alcuni tweet rassicuranti: « Non è niente di grave e sarò di nuovo in campo il più presto possibile. Ci sono un sacco di speculazioni dei media su di me e vorrei spiegare a tutti i tifosi qual è il vero problema. Nella partita contro la Fiorentina ho avuto una botta sul ginocchio sinistro. È contuso e quindi dovrei riposare per un paio di settimane. Questo mi dà l’opportunità di rimuovere del tessuto cicatriziale che mi ha infastidito un po’ dopo l’ultimo intervento chirurgico e mi aiuterà ulteriormente a tornare al mio vecchio livello».

ARRIVA PEPIN Detto che proprio ieri la Roma ha ufficializzato l’arrivo del baby centrocampista spagnolo Josè Machin, detto Pepin, classe 1996 (300.000 euro al Malaga, più il 15% in caso di vendita e ulteriori 350.000 euro alla quinta presenza in prima squadra), è logico che i problemi per Rudi Garcia crescano in modo esponenziale, nonostante il ritorno di Keita (vedi accanto). Di sicuro, comunque, la buona notizia per i giallorossi è che potrà essere impiegato martedì prossimo, quando la Roma si giocherà il passaggio alla semifinale di Coppa Italia, incontrando all’Olimpico la Fiorentina, in una sorta di rivincita della partita di domenica scorsa che è costata l’infortunio a Strootman. Che l’emergenza sia grande, d’altronde, lo sottolinea anche la contemporanea assenza di De Rossi per via di un infortunio al soleo del polpaccio sinistro – il terzo in sette mesi – che lo terrà fuori per circa una ventina di giorni. Al momento, le previsioni di rientro danno il centrocampista azzurro in vantaggio su Strootman, ma sperano tutti che la vittoria sia di una incollatura. La verità sull’olandese, però, la potrà dare solo l’artroscopia di oggi. Il filo diretto con Amsterdam continua. Meglio restare ancora sintonizzati.

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