SAMPDORIA Okaka: “Sono pronto per una big. Se non sei Messi o Totti è difficile essere pronto a 18 anni”

 

okaka
okaka

Stefano Okaka, attaccante della Sampdoria, si è raccontato in una lunga intervista. Queste le sue parole:

Il suo rendimento…

“Gia’ da febbraio a giugno avevo fatto buonissime cose e quest’anno pensavo di fare ancora meglio, ci sto riuscendo assieme a tutta la squadra e sono felice di questo. Le grandi squadre hanno bisogno subito di giocatori pronti e non e’ mai facile per un giovane essere pronto a 16, 17, 18 anni, a meno che non sei Messi o Totti. Uno ha dei margini di miglioramento e col tempo e’ anche normale che, quando arrivi alla maturazione, ti ritrovi in un’altra squadra ma e’ solo una questione di tempo. Quando sei giovane vieni catapultato in un mondo nuovo e non sai quello che ti puoi trovare davanti ed e’ anche piu’ difficile concentrarsi sul campo, gestire la pressione e le paure. Ma quando maturi e prendi consapevolezza, sai gestire meglio tutte le situazioni”.

Pronto per una big.

“Penso che in campo si vede che ho raggiunto uno stato psicofisico molto buono, sarei molto preparato per giocare in una grande squadra. Limiti non me ne pongo mai. Ho affrontato tante difficolta’ e se mi fossi posto dei limiti non avrei intrapreso il mio percorso calcistico. E anche quando uno gioca bene, c’e’ qualcuno che trova sempre il pelo nell’uovo, come il fatto che facessi pochi gol. Ora sto anche segnando e spero di farne altri. Anche in passato ho ricevuto tante critiche ma sono sempre andato avanti per la mia strada”.

Possibile prolungamento con la Sampdoria…

“Nella vita tutto e’ possibile, specie se ti trovi bene in un posto e ti sei inserito alla grande. La possibilita’ c’e’ e fra un po’ con la societa’ parleremo di tante cose”.

Gli apprezzamenti di Antonio Conte…

“Ho letto i suoi complimenti e posso solo ringraziarlo. Sono orgoglioso che parli bene di me, cerchero’ di fare sempre meglio e impegnarmi di piu’. Una chiamata? So solo che mi devo allenare qui a Bogliasco, se arrivera’ qualcosa me lo diranno. Sono qui e cerco di fare il mio lavoro al meglio”.

Un pensiero per la città di Genova.

“La Genova del calcio sta facendo grandi cose ma un conto e’ parlare di cose importanti, un conto e’ parlare bene di sport. Cerchiamo di fare bene il nostro lavoro ma le difficolta’ che affrontano tante persone sono altre, non e’ facile per loro e spero che il tempo dia loro una mano”.

Fonte: Sky Sport

 

Top