ILTEMPO.IT Roma beffata nel finale, a Mosca con Cska è 1-1

Keita
Keita

Sembrava fatta. La qualificazione era lì, a un passo (anche se bisognava aspettare Manchester City-Bayern), ma un cross all’apparenza innocuo di Vasili Berezutski all’ultimo respiro si è trasformato in un’atroce beffa per la Roma, fermata sull’1-1 da un Cska Mosca che in realtà è apparso poca cosa. È grande il rammarico in casa giallorosso per quello che poteva essere e non è stato: il gol su punizione di Totti al 43′ aveva fatto ‘vederè gli ottavi a Rudi Garcia. Poi, complice un paio di ripartenze non sfruttate a dovere, e soprattutto la fatale disattenzione in pieno recupero, è tornato tutto in bilico. Nel gelido silenzio della Khimki Arena (si è giocato a -8 e a porte chiuse per gli incidenti dell’andata all’Olimpico) è dura entrare subito in clima partita e la prima mezz’ora scorre via senza particolari sussulti. Un guizzo per parte: Musa e Doumbia creano lo scompiglio in area giallorossa dopo un errore nel rinvio di De Sanctis; Nainggolan sfodera un destro che però difetta di precisione. La prima vera palla gol arriva al 36′ ed è giallorossa: uno-due Totti-Florenzi, il numero 24 (il migliore dei suoi) tenta il tiro da posizione ravvicinata ma troppo angolata anzichè tentare l’assist per il liberissimo Ljajic. Il Cska mette paura alla Roma qualche minuto dopo: Doumbia si trova a tu per tu con De Sanctis, che è però bravissimo in uscita bassa a tenere lo 0-0. Fondamentale De Sanctis, decisivo Totti: al 43′ il capitano esplode il destro su punizione dal limite procurata dal solito Florenzi, Akinfeev si fa beffare sul suo palo e la Roma trova il vantaggio. E in pieno recupero va vicino al raddoppio Florenzi con un destro al volo che Akinfeev devìa in angolo. All’ora di gioco è Nainggolan ad avere la grande occasione in contropiede, ma allarga troppo il destro, mentre su Ljajic è miracolos l’intervento di Akinfeev. Sembra fatta ma non è così. Berezutski butta in mezzo un cross senza pretese che si trasforma nell’1-1.

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