IL MESSAGGERO Roma, allarme centrale

Yanga-Mbiwa
Yanga-Mbiwa

(A. Angeloni) Un tweet che non ti aspetti. «Si ferma Yanga-Mbiwa», su queste parole c’è la firma della Federazione francese, dunque non è un’indiscrezione qualsiasi. Il difensore è in Nazionale (grazie anche alle prestazioni ottime fatte in giallorosso), ma sta tornando a RomaProblema muscolare, ci risiamo. Mapou è uscito malconcio dalla sfida della Francia contro l’Albania di venerdì. La catena dei giallorossi dai muscoli delicati ormai diventa infinita. Tanti, troppi, per varie ragioni, senza voler dare colpe a qualcuno, ma la situazione adesso viaggia ai limiti della controllabilità. Mapou intanto salterà la prossima amichevole della Francia, a Marsiglia, contro la Svezia, poi si vedrà. «Un problema al bicipite», precisa la Federcalcio francese, che poi ha aggiunto «Yanga-Mbiwa si è sottoposto ad accertamenti all’ospedale di Rennes insieme al compagno di squadra Morgan Schneiderlin, alle prese con un problema agli adduttori. I due giocatori torneranno a disposizione dei loro club». A disposizione è una parola grossa. Yanga-Mbiwa ha contattato i medici della Roma dopo che la notizia era stata diffusa dagli uomini della comunicazione della Francia, il timore è che ci sia una lesione del muscolo. Non si sa di che tipo e di quale entità, solo domani saranno ripetute le verifiche strumentali del caso. E se ne saprà di più. Il responso potrà non essere confortante perché, anche in caso di una assenza di lesione importante, visto che non si tratta di un semplice affaticamento, Mapou difficilmente sarà recuperabile per la trasferta di Bergamo, sabato prossimo. A meno di miracoli, questi vanno sempre considerati e previsti. Ad oggi, la situazione difesa è allarmante, sia per questioni fisiche che psicologiche. Garcia è sufficientemente in ansia, anche se sostiene sempre che comunque si andrà in campo in undici. Giusto, ma stavolta, là dietro sono contati.

STOPPER CERCANSI – Per ora i difensori centrali a disposizione di Garcia per la trasferta contro l’Atalanta sono due. Uno è Manolas, reduce dalla batosta con la Grecia, l’altro è Astori, quest’ultimo non se la passa proprio benissimo, visto che pure lui viene da un infortunio muscolare e ha dovuto saltare le ultime due partite di campionato e la trasferta di Champions League con il Bayern di Monaco. Quanto a Manolas, è vivo e vegeto, ma un po’ scombussolato dalla sberla in Nazionale che ha poi portato al licenziamento di Claudio Ranieri. Stesso discorso vale per Torosidis, presente anche lui alla disfatta con le Far Oer. S’è salvato Holebas, rimasto a Trigoria per un problema al costato: lui ha recuperato, non sta benissimo ma c’è. Stesso dicasi per Cole, i cui problemi sono noti, ma non riguardano la sfera fisica né psicologica. Ashley è in ritardo, va aspettato, almeno fino a gennaio. Va da sé che a Bergamo non sarà presente nemmeno Castan, nonostante l’ottimismo delle settimane precedenti. Il nuovo appello Dio («mi incoraggia a continuare») da parte di Leo dice tutto e niente, di sicuro dalle sue parole si capisce che per rivederlo in campo ce ne vuole.

IL TERZINO IN ALTALENA – Un giorno bene, un altro male. Poi benino, poi torna il sorriso, il ginocchio si infiamma di nuovo e riaffiorano le preoccupazioni. Questa è la situazione-Maicon,da almeno due mesi a questa parte. Il ginocchio non è guarito nel tutto,
Maicon sta portando avanti un lavoro specifico, ma che un giorno sembra funzionare e l’altro no. Questo non è utile a capire quando tornerà in campo: può darsi a Bergamo, a Mosca, o forse in nessuna delle due gare. Si vive alla giornata. Il problema è che la difesa a Bergamo ha gli uomini contati e non tutti sono al top. Un bel problema

Top