REPUBBLICA.IT Pallotta: “Garcia sarà il nostro Ferguson”

Manchester City-Roma Pallotta
Manchester City-Roma Pallotta

Rudi Garcia come Alex Ferguson. E’ il presidente della Roma James Pallotta a ribadirlo a Londra in occasione del convegno che si sta tenendo in queste ore a Londra, “Leaders in Football”. Il n.1 giallorosso accosta il profilo del tecnico francese a quello dello storico manager scozzese del Manchester United: “Stiamo cercando di costruire un percorso pluriennale, strada facendo”.

Ma questo non vale solo per Garcia. “La durata media dei contratti dei nostri giocatori è di tre anni e mezzo, non vogliamo mandare via i nostri giocatori”, assicura Pallotta, che spiega i motivi che lo hanno indotto ad investire capitali importanti sulla Roma con una frase che è quasi uno slogan: “It’s fucking Rome”, (“C…, e’ Roma!”). “Abbiamo una base di tifosi tra le più appassionate – aggiunge come riportato da ‘Roma Channel’ – Tutto quello che vogliono è la trasparenza e l’onesta’”.

“Il nostro piano è stato coerente da un paio di anni, abbiamo una grande club che deve tornare ai livelli che merita, e la cosa più importante da fare era mettere una grande squadra in campo – ha aggiunto Pallotta alla Bbc – Abbiamo lavorato molto duramente due estati fa per avviare questo processo, ci sono voluti alcuni cambiamenti, ma avevamo un buon nucleo”. L’Italia è in ritardo rispetto alle big europee: “Come si fa a competere con club del calibro di Real Madrid e Barcellona? Io in realtà penso che in molti casi la squadra che spende di più non è necessariamente la squadra migliore in un dato anno. L’Atletico Madrid l’anno scorso è arrivato primo in campionato ed è stato probabilmente a quattro o cinque minuti dalla vittoria della Champions League, e se si guarda la loro struttura retributiva non è neanche vicina a club come Real Madrid, Manchester City, Psg o molti altri. Quindi penso che si possa fare bene aggiungendo giocatori al giusto prezzo, con un mix tra esperienza e gioventù, e nel nostro caso siamo molto fortunati perché con Sabatini e Garcia abbiamo gente che capisce tremendamente di calcio”, sottolinea Pallotta.

Che torna poi a smentire la possibile cessione dell’olandese Kevin Strootman. “I giornali del Regno Unito dovrebbero effettivamente smettere di sprecare carta. Non abbiamo alcun interesse a vendere Kevin. Ovviamente, come uomini d’affari, quando le persone ci chiamano e dicono che vogliono un giocatore, dobbiamo ascoltare, sono affari, ma questo non vuol dire che decidi di venderlo, nemmeno davanti a un’offerta da 95 milioni di euro. Non è così che funziona, almeno per noi. Per quanto riguarda Kevin, non abbiamo mai pensato di venderlo. E’ giovane, spettacolare, forte e non vediamo l’ora di vederlo di nuovo in campo”.

Il numero uno giallorosso parla anche del problema razzismo e si dice pronto ad intervenire per proteggere i suoi ragazzi. “Se qualcuno attacca i nostri giocatori in qualsiasi modo li proteggerò al 100%, sarò io il primo a proteggere questi ragazzi. Non mi importa se vengo colpito con qualcosa o se qualcuno dice a me qualsiasi altra cosa. Io guardo ognuno dei miei giocatori come i miei figli. Facciamo tutto ciò che serve per farli stare bene, la nostra è una famiglia. E questo non vale solo per i giocatori, ma per tutti, dagli uomini della sicurezza, ai camerieri al ragazzo che taglia il prato. Tutti alla Roma vengono trattati con lo stesso rispetto e credo che abbiamo creato un’atmosfera semplicemente fantastico in questo momento”, conclude Pallotta.

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