GAZZETTA DELLO SPORT Mia Hamm: ”Ora vorrei conoscere Totti”. E fa affari coi partner di Pallotta

Mia Hamm
Mia Hamm

(M. Cecchini) – Silenzio, parla la gloria. Mia Hamm, la più forte calciatrice della storia e ora membro del Cda della Roma, racconta il suo colpo di fulmine col football italiano. «È un onore e un privilegio fare parte del Cda – dice alla radio del club la 42enne Usa, due volte Pallone d’Oro, due volte medaglia d’oro olimpiaca e due volte campionessa del Mondo –. La vedo come una grande opportunità per far crescere il calcio negli Usa e far sì che quando si parli dei top 4 club al mondo ci sia anche la Roma. Il primo contatto è stato via e-mail direttamente col presidente Pallotta, che poi mi ha chiamato. Mio marito (Nomar Garciaparra, ndr) lo conosce perché giocava a baseball a Boston. Pensavo ci volesse invitare a una partita, invece ha parlato del cambiamento che sta portando avanti e mi ha proposto il Cda».

Ambasciatrice Per la Hamm, la Roma è anche un po’ un ritorno a casa. «I miei genitori vivevano a Roma quando andavo all’università. Venivo qui due volte l’anno: era il club che seguivo dagli Stati Uniti in televisione. Adesso ho questa grande opportunità per servire il club e provare a renderlo il migliore al mondo. Ho un nome importante negli Usa e potrò raccontare gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Sono molto contenta per questa opportunità. Totti? So benissimo chi sia, ma non ci siamo mai conosciuti. Lo ammiro infinitamente come giocatore. Spero di venire presto».

Socia di Magic Ma la Hamm non si ferma. Ieri infatti, insieme al marito, grazie a Soccer Italia è stata annunciata la sua partecipazione alla cordata che ha acquistato i Los Angeles FC (Mls dal 2017)per 100 milioni di dollari. Avrà come soci – oltre ai responsabili Nguyen e Guber – Magic Johnson, Larry Berg e Bennett Rosenthal. Chi sono? Due dei co-proprietari della Roma finora rimasti nell’ombra. Il primo è uomo forte della Apollo Global Management, società d’investimenti newyorkese che dal 1990 ha mosso finora quasi 160 miliardi di dollari, mentre l’altro e fondatore della losangelina Ares Management, fondata nel 1997 e che ha mosso circa 70 miliardi. Come dire, Pallotta i suoi partner li sa scegliere bene.

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