CORRIERE.IT La Roma dal copione perfetto batte il Cesena e torna a volare

Destro
Destro

(L. Valdiserri) Da centravanti vero il gol di Destro, su assist di Gervinho all’8’. Atteso da lunghissimo tempo quello di De Rossi (di testa su corner battuto da Florenzi e assist di Yanga Mbiwa), che mancava dal 25 agosto 2013, a Livorno, prima del campionato scorso e prima di Garcia sulla panchina giallorossa. Ma il gol più bello per i tifosi romanisti è stato quello del genoano Antonini a Marassi, che ha permesso ai giallorossi di agganciare la Juventus al primo posto in classifica. Un copione perfetto, con la squadra che aveva già finito la sua partita e stava per ringraziare il pubblico con il solito «salto» di gruppo quando è stata bloccata in mezzo al campo proprio dal rumore che, inarrestabile, si stava alzando dalla curva Sud. 

Tra dighe, forze e infortuni

Non è stata una vittoria semplice, come poteva far pensare il gol in apertura, perché il Cesena si è difeso anche quando era in svantaggio e perché Garcia deve gestire le forze e gli infortuni. Contro i romagnoli ha dato un turno di riposo a Totti, Nainggolan e De Sanctis, ma in campo ha perduto Astori (stiramento alla coscia sinistra) e forse Manolas (distorsione alla caviglia, da valutare). In vista di Napoli, sabato, sarà importantissimo recuperare il greco, così come Maicon.

La sostanza di Garcia

Il gol di De Rossi, al 36’ della ripresa, è arrivato come una liberazione, perché la paura di una beffa aleggiava sull’Olimpico. Però la gara è stata gestita senza problemi e questo si deve chiedere a una squadra impegnata su due fronti e con una rosa ampia, ma che ha perso molti pezzi. Napoli e Bayern potranno dire qualcosa di più, però la sostanza che Garcia ha dato alla squadra è già sotto gli occhi di tutti. Basta aver voglia di vedere. 

Destro: «Poco spazio? Prenderò mie decisioni»

L’unico neo della serata è dato, però, dal commento del primo marcatore. Destro, infatti, ai microfoni di Sky ammette di non amare molto una situazione per cui trova poco spazio: «Quando vengo chiamato in causa io cerco sempre di dare il mio meglio, anche perché cerco di sfruttare al massimo le possibilità che ho – ha commentato – Se mi aspettavo più spazio? Queste sono decisioni che prenderà il mister, sono decisioni sue, poi man mano io ho ragiono con la mia testa e anche io prenderò delle decisioni».

VAI ALL’ARTICOLO ORGINALE

Top