ROMA-CSKA MOSCA Scontri Olimpico, da Mosca nessun avvertimento sulla pericolosità dei tifosi

Scontri Roma-Cska
Scontri Roma-Cska

Gli scontri prima e durante Roma-Cska di Champions lasciano diversi feriti e qualche strascico polemico. «Da Mosca non è arrivato nessun sos sulla pericolosità dei tifosi» l’esplicita dichiarazione del questore di Roma; e mentre i media russi paventano il rischio squalifica per il Cska, c’è anche chi sottolinea l’incapacità di Roma di garantire la sicurezza nei grandi eventi. Il presidente onorario dell’Unione calcio russa, Viaceslav Koloskov, è categorico: «Al Cska non spetta nessuna grave punizione perchè non ha organizzato la partita e non può rispondere quindi per la sicurezza». A suo avviso, al contrario, si possono presentare molti reclami agli organizzatori romani: «Perchè hanno permesso ai tifosi russi di portare fuochi di artificio e non hanno garantito la sicurezza?», si domanda. Ma il questore di Roma Massimo Maria Mazza sottolinea: «Le segnalazioni che ci sono giunte dalle autorità russe parlavano di un numero bassissimo di tifosi pericolosi. Le informazioni ricevute dall’estero non corrispondevano alla realtà che abbiamo fronteggiato ieri. I tifosi della squadra ospite – continua Mazza – non hanno rispettato le indicazioni che erano state fornite di radunarsi in luoghi predestinati per poi essere trasportati verso lo stadio». Uno scambio di accuse pesanti. Per la Questura di Roma, inoltre, i russi non erano assisti «in modo adeguato da esponenti della società di calcio moscovita nè accompagnati da forze dell’ordine di quel Paese, come invece dovrebbe avvenire negli eventi calcistici internazionali». Per riportare la calma la polizia ha anche effettuato alcune cariche di alleggerimento nei pressi di Ponte Duca D’Aosta. E intanto il bilancio provvisorio dei disordini nella notte della Champions League è di 8 tifosi arrestati (di cui 3 già scarcerati), 19 feriti (2 russi, 13 steward e 4 poliziotti), 8 provvedimenti di Daspo, coltelli e petardi sequestrati. Tra gli arrestati, un solo tifoso romanista. Si tratta di un 35enne sottoposto a Daspo di due anni nel 2010 e accusato di aver partecipato ai disordini del pre-partita. Il supporter giallorosso è stato individuato dalla Digos attraverso registrazioni di telecamere e bloccato all’uscita dallo stadio. Due russi sono stati arrestati nel corso delle operazioni di prefiltraggio perchè trovati in possesso di fumogeni e di 3 coltelli. Per tutti e tre il giudice monocratico stamani ha convalidato l’arresto, ma ha disposto la scarcerazione. Gli altri cinque stranieri sono stati invece arrestati per i disordini sugli spalti durante il match, quando c’è stato il lancio di fumogeni verso i romanisti e l’aggressione al cordone di sicurezza degli steward. Gli stranieri sono stati individuati attraverso le telecamere dello stadio e dalle immagini riprese dalla polizia scientifica. Bloccati al termine dell’incontro, dovranno rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Tredici gli steward e quattro i poliziotti feriti durante i tafferugli all’interno dello stadio. Tra questi, un agente ricoverato per la frattura della mandibola e giudicato guaribile in 30 giorni. Non sarebbero gravi le condizioni dei due russi feriti nel pre partita, di cui uno accoltellato al torace e al braccio. E intanto le indagini vanno avanti per poter individuare altri responsabili delle violenze. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere.

Fonte: Ansa

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