CORRIERE DELLA SERA Roma, festa rovinata dai teppisti. Il fastidio Uefa su Euro 2020

Stadio Olimpico
Stadio Olimpico

Doveva essere il giorno della celebrazione della città del bel calcio, dopo il 5-1 al Cska Mosca. E invece Roma, per colpa di pochi che usano il calcio per fare la guerra, è di nuovo descritta come la città dei coltelli. I gol di Gervinho, le volate di Iturbe (salterà Roma-Cagliari), il calcio senza età di Totti, le scelte tattiche di Garcia, la difesa che ha già dimenticato Benatia (ma Astori è out un mese per una distrazione al ginocchio destro): erano tantissimi i temi calcistici da approfondire per una squadra che la proprietà americana sta portando a grandi livelli. E invece è ancora la cronaca nera a togliere spazio a quella sportiva. Il bilancio del giorno dopo la prima di Champions League è questo: otto tifosi arrestati, un romanista e sette russi; quattro poliziotti e tredici steward feriti (il più grave con la frattura della mandibola). La Questura si difende dicendo che la tifoseria del Cska, imbottita di ultrà nazionalisti di estrema destra, non è stata in alcun modo accompagnata e «gestita» da forze dell’ordine russe, come invece dovrebbe avvenire negli eventi calcistici internazionali. Ma la polemica è aperta, tanto più ripensando alla notte della finale di Coppa Italia. Per fortuna migliorano le condizioni dei due tifosi, un russo e un polacco, che sono stati trasportati in ospedale mercoledì notte. La Uefa non ha ancora aperto un’inchiesta, in attesa dei rapporti dei delegati presenti allo stadio. Non è escluso, però, che Roma perda l’organizzazione italiana dell’Europeo «itinerante» del 2020.

Fonte: Corriere della Sera

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