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GAZZETTA DELLO SPORT Quando a Rieti stupì tutti: «Diventerà un grande»

Carrasco
Carrasco

(C. Zucchelli) – Da Rieti a Rieti. La carriera di Yannick Ferreira Carrasco, per uno strano caso del destino, potrebbe cambiare proprio nella città dove la Roma, il 18 luglio, giocherà la prima amichevole. Se tutto andrà come lui spera (e come a Montecarlo confermano, mentre a Trigoria non si sbilanciano), la prima apparizione da romanista potrebbe essere proprio nello stadio dove, con l’Under 21 belga, segnò lo scorso settembre contro l’Italia di Di Biagio. Il Belgio vinse 3-1, gli italiani dissero che erano stati sconfitti «da grandi giocatori». Uno di questi era proprio l’esterno che Sabatini vuole regalare a Garcia, autore di un gol e di tante giocate che strapparono l’occhio a più di qualche osservatore. Tanto che, proprio da quel giorno, la Roma ha iniziato a monitorarlo.

Talenti e diamanti L’uomo che lo ha scoperto in Belgio, dove a undici anni è entrato nel settore giovanile del Genk, è Stephane Pauwels, noto alle cronache per aver portato in Francia Eden Hazard. A Lilla è esploso grazie a Garcia, che adesso conta di ripetere il percorso con questo ventunenne veloce, alto e magro (un metro e 80 per 66 kg) e destro di piede. Doppio passaporto, oltre a quello belga ha anche quello spagnolo, non è ancora un diamante che brilla come Hazard, ma è grezzo, per citare un paragone tanto caro a quello che sembra essere il suo futuro allenatore. In patria lo conoscono ancora in pochi, ma Pauwels è ottimista: «I miei connazionali fino a qualche tempo fa non sapevano neanche chi fosse Hazard. Credo che valga la pena prendere un aereo e andarlo a vedere».

Pochi gol, tanta corsa Magari più per vedere come difende (tanto, per essere un esterno), che per come segna, visto che il gol non sembra averlo nel sangue: 12 reti in 51 partite col Monaco, il primo anno (8) più prolifico del secondo (4), quando l’infortunio di Falcao ha costretto Ranieri a ridisegnare la squadra togliendoli spazio. Ufficialmente, Ferreira Carrasco ha giocato poco per motivi tattici, ufficiosamente potrebbe aver pagato il mancato accordo per il rinnovo: «Ma con noi è cresciuto tanto — ha detto Giorgio Pellizzaro, nello staff di Ranieri prima alla Roma e poi al Monaco —. Chi lo prende fa un affare perché ha qualità da vendere».

Grazie Ranieri Col tecnico romano, dicono in Francia, ha acquisito un’esperienza tattica importante. Soprattutto perché durante gli allenamenti Ranieri amava fermarsi a spiegargli i movimenti, un po’ come faceva con Menez a Trigoria. «Ha colpi, corsa, attacca la profondità e salta l’uomo, può diventare un grande», ha aggiunto Pellizzaro. Garcia sembra essere dello stesso avviso. E chissà se, grazie a lui, anche in Belgio se ne accorgeranno.

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